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Vandoorne: "Concentrarmi nella sfida con Alonso sarebbe sbagliato"

Stoffel Vandoorne, alla prima stagione completa in McLaren, pensa che sarebbe un grave errore impostare il campionato con il solo obiettivo di cercare di battere Fernando Alonso. Il belga dopo il debutto in Bahrain non sente troppa pressione.

Stoffel Vandoorne, McLaren MP4-31

Stoffel Vandoorne, McLaren MP4-31

McLaren

Stoffel Vandoorne, collaudatore e pilota di riserva, McLaren, scherza con Ciaron Pilbeam, Capo ingeg
Stoffel Vandoorne, McLaren MP4-31 Test and Reserve Driver
Fernando Alonso, McLaren, Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, collaudatore e pilota di riserva McLaren con Zak Brown, Direttore Esecutivo McLar
Stoffel Vandoorne, Dandelion
Eric Boullier, McLaren Racing Director and Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MP4-31

Nella seconda parte del Mondiale 2016, Stoffel Vandoorne ha iniziato un lungo conto alla rovescia. Impegnato nel poco attivo ruolo di terzo pilota, e come commentatore televisivo per la Tv Belga, Vandoorne ha trascorso gli ultimi Gran Premi della scorsa stagione con le scadenze di un countdown verso il suo ritorno in pista al volante di una Formula 1.

Il ghiaccio era stato rotto nell’animata vigilia del Gran Premio del Bahrain 2016, in cui il belga è stato chiamato in extremis dalla McLaren (era in Giappone per la prova della serie Superformula) per sostituire Fernando Alonso.

“Un’esperienza molto utile – assicura oggi Vandoorne – c’era un sacco di attenzione su di me, molta più di quella che ci sarà a Melbourne il prossimo marzo. E’ andata molto bene, ed è stato il primo passo della mia carriera in Formula 1”.

Stoffel, almeno in apparenza, non sembra proprio sentire la pressione. Tra poche settimane inizierà la sua avventura nel Circus a tempo pieno, al fianco di un compagno di squadra tra i più scomodi in assoluto. Ma Vandoorne lo ha chiarito: per lui non sarà una stagione da vivere sul confronto con Fernando Alonso.

“Mi trovo molto bene con Fernando - ha chiarito Stoffel in un'intervista esclusiva con Motorsport.com – ho avuto la possibilità di vederlo lavorare negli ultimi due anni, e a volte sono stato coinvolto con lui nel lavoro di squadra. E’ un pilota molto competitivo e tutti conoscono bene le sue capacità, non per niente è considerato uno dei migliori in circolazione".

"La certezza per me è che sarà un ottimo punto di riferimento. Ma sarebbe un errore concentrarsi solo su Fernando. Il nostro obiettivo principale come gruppo di lavoro è quello di portare nelle prime file la McLaren-Honda, ed è per questo obiettivo che ci concentreremo”.

Vandoorne ha ben chiaro cosa si attenderà la squadra da lui:
“Fare il massimo in ogni situazione, evitando errori stupidi. La pressione c’è sempre in Formula 1, è un ambiente competitivo e credo che lo sia sempre stato. Ma in passato mi è già stato chiesto di svolgere un certo lavoro e di cogliere certi obiettivi, in ogni campionato in cui ho militato. La Formula 1 è un altro passo avanti nella mia carriera, dove cui sono più media che dopo un errore non ti fanno sconti. Ma le regole le conosco da tempo e sono ben chiare”.

Anche se Vandoorne sarà di fatto un esordiente al via del suo primo mondiale completo di Formula 1, i dubbi maggiori su quelli che realisticamente potranno essere i suoi obiettivi sembrano essere più legati alla performance della monoposto.

Gli interrogativi sul lavoro di McLaren e Honda troveranno una risposta solo dopo le prime gare stagionali.
“Io non ho ancora alcuna aspettativa - ha spiegato – è difficile per me capire oggi dove ci potremo collocare in termini di prestazioni, e credo che anche per gli altri team sia un po' lo stesso. Per me nel breve periodo la cosa più importante è arrivare ai test di Barcellona e iniziare il mio lavoro dando il massimo contributo alla squadra, con l’introduzione dei nuovi regolamenti ci sono tanti aspetti con cui si dovrà familiarizzare”

Intervista di Jonathan Noble

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