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Tronchetti Provera: "Non temiamo la concorrenza e andiamo per la nostra strada"

Il presidente e CEO di Pirelli non ha fatto una piega nell'apprendere che la Casa milanese non è stata l'unica ad aderire al tender FIA sulle gomme di F1 per la fornitura dal 2020 al 2023. "Accettiamo la sfida se è tecnologica e non economica. Noi siamo pronti...".

Piero Ferrari with Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Piero Ferrari with Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Sam Bloxham / Motorsport Images

Tronchetti Provera, Pirelli President
Tronchetti Provera, Pirelli President and Paul Monaghan, Red Bull Racing Chief Engineer
Pirelli Hot Laps cars
Mick Schumacher presents Kimi Raikkonen, Ferrari, with the Pirelli Pole Position award
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, in griglia di partenza
Trofei Mercedes AMG F1
gomme Pirelli nel paddock
Un meccanico Ferrari con degli pneumatici Pirelli
Lotus E22 con pneumatici Pirelli da 18 pollici
Un ingegnere Pirelli con degli pneumatici Pirelli

Kimi Raikkonen ha siglato la pole del GP d’Italia battendo un record che resisteva dal 2004, sgretolando uno dei pochi primati che non erano caduti con un giro alla media di 263,587 km/h, il più veloce della storia in F1. Marco Tronchetti Provera, presidente e CEO di Pirelli nel paddock di Monza ha saputo che il marchio milanese non è l’unico ad aver partecipato al bando della FIA per la fornitura delle gomme di F1 dal 2020 al 2023. Si parla di un interessamento di Hankook dopo la rinuncia della Michelin…

“Noi andiamo per la nostra strada. Conosciamo il nostro percorso, e anche se non siamo stati i soli ad aver partecipato al tender della F1, la competizione non ci spaventa: siamo impegnati in 400 campionati e in 1.200 gare all’anno. Posso dire che siamo quelli che fanno di più nel Motorsport al mondo. Le corse le facciamo come fornitori unici, ma anche nel confronto con altri. Non abbiamo alcun problema nell’accettare le sfide. I nostri ragazzi amano mostrare le loro qualità con quello che fanno in pista”.

Todt ha detto a Monza che la Pirelli non è sola ad aver partecipato al tender FIA…
“Non ho ancora parlato con Todt. Abbiamo un rapporto molto chiaro con tutte le parti coinvolte in F1: noi forniamo tecnologia, ci allineiamo a una target letter condivisa con team e piloti. E se guardate l’evoluzione degli ultimi anni si può dire che si sono fatti enormi progressi visto che son crollate tutte le barriere dei record sul giro. E credo che gli pneumatici abbiano avuto un ruolo importante nella crescita delle prestazioni. I primati sono stati battuti con la velocità in curva, dove bisogna avere un’evoluzione del prodotto molto sofisticata”.

Qual è il rapporto con Liberty Media?
“Molto buono, stiamo lavorando insieme anche nel marketing cercando di rendere la F1 più attraente coinvolgendo nuovi media e nuovo pubblico. La F1, e lo stiamo vedendo negli ultimi mesi grazie alla competizione sempre più affascinante fra i top team, sta ritrovando l’attenzione degli appassionati e trova anche nuovi fan”.

Accetta l’usura programmata delle gomme che è inserita come voce nella target letter FIA?
“Non vedo il problema. Mi creda è più difficile costruire pneumatici che rispondono ad un’usura programmata che realizzare gomme capaci di durare un intero GP. Questo è un tema che verrà discusso quando verrà definito un regolamento che per il momento non c’è. Sono sicuro che si troverà il giusto equilibrio, per cui gli pneumatici avranno un giusto degrado come avviene oggi, magari in maniera diversa ma tale da garantire ai piloti di gestire sempre al meglio la monoposto. Il tema vero è che le gomme vanno bene se i piloti sono contenti. Bisognerà unire spettacolo, sicurezza e anche il divertimento di guidare per i piloti”.

La gomma deve garantire sicurezza e prestazioni o deve contribuire anche allo spettacolo?
“Sempre prima la sicurezza e poi le prestazioni. Non ci sarà mai una valida ragione per cercare maggiori prestazioni senza avere l’indispensabile sicurezza. Il pneumatico fa parte delle regole e delle strategie che generano lo spettacolo. Lo show non lo fa la gomma, ma il modo in cui i team riescono a sfruttarle al meglio”.

“In questi anni abbiamo imparato molto a livello tecnologico, ma abbiamo anche dato molto alla F1, per cui credo che ci sia un buon equilibrio. L’evoluzione degli ultimi anni lo dimostra: con pneumatici più larghi abbiamo abbassato i record di due secondi al giro. Un valore enorme se si considera che il metro di misura dell’attuale F1 sono i millesimi: si è lavorato su materiali, strutture e mescole. Devo dire che i nostri tecnici sono bravi”.

Il cambio delle misure va incontro al mercato?
“Certo il passaggio alle 18 pollici renderà anche più aggressive le monoposto e ci avvicinerà al prodotto delle gomme stradali per cui sarà un passo avanti, ma c’è tanta tecnologia eccezionale anche negli pneumatici da 13”.

Il fatto che ci si una concorrenza non vi spaventa?
“Noi viviamo nella concorrenza, siamo leader assoluti del mondo prestige, visto che abbiamo più del 50% di quel mercato, ma ci sono i concorrenti. La competizione è giusto che ci sia, bisogna saperla gestire”.

Siete per il controllo dei costi?
“Una gara per pagare per restare in F1 non la faremo mai, non accettiamo la sfida solo su una base tecnologica. I costi di ricerca li avremmo comunque, caso mai questo sarà un aspetto che riguarderà gli altri”.

L’ingresso di Pirelli nella vela come lo giudica?
“E’ una bella storia e fa parte del mondo Pirelli. Come siamo impegnati in F1 e nel mondiale di sci, la vela è un altro mondo che esprime una tecnologia altissima in un mondo di passione che è quello nostro…”.

Ci sono materiali trasferibili dalla F1 alla vela?
“I nostri tecnici stanno lavorando con quelli di Luna Rossa. Ci saranno sicuramente cose interessanti da realizzare insieme…”.

La crisi economica turca impatta su Pirelli che ha una sede produttiva a Izmit?
“Può essere zero virgola…”.

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