Toro Rosso, Tost: "Con la Honda remiamo tutti nella stessa direzione"
La presentazione della STR13 è stata anche l'occasione per gli uomini della squadra faentina per parlare dei primi mesi di collaborazione con il motorista giapponese, che per ora sembra essere nata in maniera proficua.
Franz Tost, Team Principal Scuderia Toro Rosso, Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso, Brendon Hartley,
Sutton Motorsport Images
La nuova monoposto STR13 ha catturato l’attenzione nel paddock di Barcellona, come è giusto che sia, ma in casa Toro Rosso di novità ce ne sono parecchie, ad iniziare dal cambio di nome ufficiale: Red Bull Toro Rosso Honda. Sembra uno scioglilingua, ma il team principal Franz Tost spiega le motivazioni dietro questa scelta: "E’ semplice: Red Bull è la proprietaria del team, lo sponsor principale. Poi c’è ovviamente Toro Rosso ed il nostro partner motoristico, la Honda".
La relazione con la casa giapponese è la novità di spicco del 2018 della Toro Rosso, e nulla è stato lasciato al caso per avere la migliore comunicazione possibile con i tecnici giapponesi. Tost ha rivelato che nella sede di Faenza sono stati fatti dei corsi specifici per ottimizzare la relazione.
"Abbiamo frequentato degli stage mirati alla comunicazione con aziende giapponesi – ha confermato Tost – penso che sia stato molto utile per avere un’idea del modo di pensare che deriva da una cultura completamente differente dalla nostra. I risultati sono stati decisamente positivi, e posso confermare che abbiamo un ottimo rapporto con la Honda. È importante essere un unico gruppo di lavoro, e remare tutti nella stessa direzione".
"Abbiamo avuto un incontro preliminare a Milton Keynes – ha confermato il direttore tecnico della Toro Rosso James Key – ovviamente abbiamo visto molte facce nuove, e lo stesso è stato per la Honda. Ma sin da subito tutto si è mosso molto bene, ad iniziare dall’installazione della power unit nella monoposto, operazione facilitata dagli ingombri molto ordinati del motore giapponese che non hanno richiesto modifiche al modello originale della vettura. Tutto è andato bene, e il fire-up è stato completato con un giorno di anticipo sui tempi programmati, ed anche nel filming-day a Misano non abbiamo avuto imprevisti. Incrociamo le dita, ma finora tutto bene".
Tra le novità c’è anche la prima uscita ufficiale di Toyoharu Tanabe nelle vesti di responsabile del programma Honda F1. Un ritorno per l’ingegnere giapponese, che vanta nel suo curriculum due esperienze nel Circus, ai tempi del V10 con la McLaren e successivamente la BAR. Poi il passaggio al programma Indycar, la vittoria lo scorso anno alla 500 Miglia di Indianapolis con Takuma Sato e la chiamata per sostituire Yusuke Hasegawa al timone del programma Formula 1.
"Sono davvero contento di essere tornato in questo paddock – ha commentato – abbiamo passato dei brutti momenti da quando siamo tornati in Formula 1, ma abbiamo anche imparato molto. E dagli errori commessi è maturata una conoscenza che è stata determinante nella progettazione della power unit 2018, sia sul fronte della performance che su quello dell’affidabilità. Per quanto riguarda il mio ruolo, sarà importante raccogliere le informazioni dai campi di gara e trasferirle in Giappone nel minor tempo possibile. È fondamentale accelerare i tempi, questo è il mio primo obiettivo".
Sul fronte "obiettivi stagionali" Tost non si è sbilanciato: "In questa fase è difficile avere un’idea dei valori in campo. Sappiamo che i primi tre posti sono di Ferrari, Mercedes e Red Bull, poi per la quarta posizione ci sarà un confronto tra Force India, Williams, McLaren, Renault e spero che possa esserci anche la Toro Rosso".
Tost ha infine risposto a chi pensa che il progetto Toro Rosso-Honda sia in realtà un test per capire se il costruttore giapponese è in grado o meno di poter equipaggiare in futuro la Red Bull: "Non so quali siano i piani della Red Bull, e cosa accadrà in futuro sarà una decisione esclusiva del management Red Bull Racing, quindi estranea alla Toro Rosso".
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