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Toro Rosso: adattarsi al layout del motore Honda sarà una grande sfida

James Key, direttore tecnico della Toro Rosso, ritiene che il passaggio dalla power unit Renault a quella Honda nel 2018 sarà impegnativo a causa del differente approccio con cui sono stati progettati i due motori.

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12

Sutton Motorsport Images

James Key, Technical Director, Scuderia Toro Rosso, and Franz Tost, Team Principal, Scuderia Toro Ro
Paul Monaghan, Chief Engineer Red Bull Racing e James Key, DIrettore Tecnico Scuderia Toro Rosso
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12

La squadra di Faenza utilizzerà le power unit giapponesi dal prossimo anno, dopo aver utilizzato i motori Renault nel 2017.

Il differente posizionamento del turbo significa che non sarà facile per la Toro Rosso montare il motore giapponese su una vettura che era nata intorno a quello francese.

La McLaren, che invece passerà dai motori Honda a quelli Renault, dovrà affrontare la stessa sfida al contrario.

"I due motori sono completamente diversi" ha dichiarato Key a Motorsport.com. "Quello Honda è un motore molto ben confezionato, ma l'intera power unit ha un'architettura diversa".

"Non può stare nello stesso spazio del Renault, quindi c'è un po' di lavoro da fare per adattare il layout della vettura".

In questo senso, Key ha spiegato che sarà importante non sprecare il lavoro aerodinamico che era già stato fatto per il 2018.

"Cerchiami di ottenerci ad una regola secondo cui non vogliamo turbare troppo gli elementi principali che erano già stati sviluppati, come le superfici aerodinamiche e quel genere di cose, quindi in molte aree non dobbiamo ricominciare da zero".

"Abbiamo adattato la macchina sotto alla pelle nel miglior modo possibile e questo ha portato un approccio diverso per quanto riguarda il disegno del telaio, del modo in cui lavora il cambio e diverse altre cose. Abbiamo trasferito i concetti e sviluppato ulteriormente la macchina di quest'anno".

Il cambio, che è progettato dalla Toro Rosso, ma che utilizza componenti interne Red Bull Technology, sarà nuovo e più corto del predecessore.

"Il layout e le dimensioni sono differenti per questo motore, rispetto a quello che avevamo quest'anno. Il concetto è lo stesso, ma l'architettura è diversa".

"Alcuni elementi saranno trasferiti ed altri invece saranno personalizzati, altrimenti sarà molto simile a quello che montavamo quest'anno".

Key ci ha tenuto a precisare poi che a livello di sviluppo la squadra di Faenza fa molto più di quanto si creda fuori.

"Anche se ha molto senso dividere il lavoro con la Red Bull dove è possibile, abbiamo il nostro dipartimento tecnico a Bicester, con la nostra galleria del vento, ed è completamente indipendente, come richiede il regolamento".

"L'intero design della vettura è stato fatto a Faenza, quindi l'unica parte derivata da Red Bull Technology sono gli interni del cambio, che sono stati progettati congiuntamente".

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