Todt si assume la colpa per i protocolli delle gare cancellate
Jean Todt si è assunto la colpa di non aver assicurato che ci siano "protocolli più chiari" nel regolamento della Formula 1 per quanto riguarda ciò che accade quando una gara viene annullata.
Foto di: Erik Junius
Il GP del Belgio ha visto svolgere solamente due giri completi dietro la safety car prima di essere interrotto con la bandiera rossa. La corsa non è poi ripresa, e i risultati sono stati dichiarati validi dopo appena una tornata, con il poleman Max Verstappen decretato vincitore.
I primi 10 classificati hanno ricevuto metà punti, come prevede il regolamento quando almeno due giri sono stati completati, senza specificare in che condizioni.
L'unico cambiamento dalla top 10 sulla griglia originale era l'assenza di Sergio Pérez, scivolato in fondo dopo un incidente pre-gara.
L'assegnazione dei punti è stato uno dei diversi aspetti controversi dell'evento. Todt si è mosso rapidamente promettendo il lunedì dopo la gara che ci sarà un'adeguata revisione delle norme alla prossima riunione della Commissione F1 il 5 ottobre, e che l'assegnazione dei punti sarà tra gli argomenti.
Todt ammette che la FIA avrebbe dovuto essere meglio preparata per una gara persa a causa del maltempo, nonostante sia stata la prima volta in 71 anni di storia del campionato del mondo che si è verificato un fatto simile.
"L'unica cosa di cui mi incolpo è che sapevamo che sarebbe successo", ha detto Todt a Motorsport.com. "Forse avremmo dovuto avere un protocollo più chiaro. Perché è successo? Semplicemente le auto sono più larghe, hanno più carico e probabilmente non sono stati fatti abbastanza test con gomme da bagnato estremo. E poi c'era il problema della visibilità".
"Era impossibile correre così in un circuito come Spa. Vi immaginate se avessimo detto: 'OK andiamo'. Al primo, secondo o terzo giro avremmo corso il rischio di avere 15 macchine toccarsi a vicenda, e noi questo non lo vogliamo. Va bene correre con la pioggia, ma al momento non abbiamo gli elementi per farlo in quelle condizioni".
Todt ha sottolineato che si è provato a dare il via alla gara, e che le auto non sono state mandate in pista solo per assegnare punti.
"Il secondo tentativo è stato fatto perché avevamo una previsione meteo che ci permetteva di pensare che potesse essere possibile correre".
"I punti? Era un weekend di gara e da tale questi vanno assegnati, seguendo i regolamenti. Forse dobbiamo pensare che in un caso del genere, ci possono essere conseguenze diverse dal risultato delle qualifiche. Vedremo cosa fare".
Todt ha ammesso di essere solidale con i tifosi che hanno passato una giornata all'acqua senza vedere una gara vera e propria.
"Come fan stavo guardando la TV, ed ero molto frustrato. Ed ero a mio agio, quindi posso capire i tifosi che hanno pagato il loro biglietto. Ma non abbiamo voluto obbligare i piloti a fare qualcosa per forza, semplicemente la situazione era inaffrontabile".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments