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Todt: "La F1 è un mondo di controversie: cercano sempre qualcosa che non funziona ed è un peccato"

Secondo il presidente della FIA, Jean Todt, è un peccato che la Formula 1 sia sempre pronta a criticare iniziative come i cambiamenti aerodinamici del 2019 e che sia un mondo sempre aperto alla polemica.

Jean Todt, Presidente FIA

Jean Todt, Presidente FIA

Sam Bloxham / Motorsport Images

Le ali anteriori e posteriori semplificate, così come le prese d'aria dei freni ed i bargeboards sono stati introdotti in questa stagione per rendere più semplice per i piloti seguire la vettura che li precede e migliorare lo spettacolo in pista.

L'anno scorso la cosa era già stata criticata come un cambiamento costoso e non necessario e l'andamento dei test pre-stagionali di Barcellona suggerisce che l'impatto potrebbe essere minimo.

Parlando al Salone di Ginevra, Todt ha dichiarato: "Ho sentito di tutto: chi dice che è uno spreco di denaro e chi dice che porterà un miglioramento nei sorpassi. Dunque, sono entusiasta di vedere come sarà effettivamente".

"Ma la Formula 1 è un mondo di controversie: piuttosto che pensare positivo, cercando di costruire il miglior prodotto del motorsport, cercano sempre di trovare qualcosa che non funzioni. Questo è un po' un peccato".

Sebbene non sia ancora possibile trarre delle conclusioni definitive sull'impatto di queste modifiche aerodinamiche, i test in Catalogna sembra aver suggerito che il gruppo si possa essere compattato quest'anno.

Basta pensare che nell'ultima giornata la Ferrari e la Mercedes hanno chiuso distanziate di appena 3 millesimi e che c'erano ben nove squadre nello spazio di appena 1"3.

Todt ha detto quindi di attendersi una stagione affascinante, anche per i tanti cambi di casacca e l'arrivo di tre giovani interessanti come George Russell, Lando Norris e Alex Albon.

"Guardando ai risultati dei test di Barcellona, sembrava quasi che fosse una sorta di campionato di Formula 2" ha detto Todt.

"Voglio dire, è una rivoluzione, sono davvero impaziente di vedere quello che succederà".

Informazioni aggiuntive di Andrew van de Burgt

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