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Intervista

Todt: "Ho visto Schumacher, spero che presto lo veda anche il mondo"

Il presidente della FIA, in un'intervista rilasciata al Daily Mail ha riacceso la speranza sulle condizioni di salute di Michael Schumacher.

Podio: il vincitore della gara Michael Schumacher, Ferrari, festeggia con Jean Todt, Ferrari

Podio: il vincitore della gara Michael Schumacher, Ferrari, festeggia con Jean Todt, Ferrari

Ercole Colombo

Michael Schumacher, Ferrari F1 2000, Campione del Mondo
Michael Schumacher, Ferrari, Ross Brawn, direttore tecnico, Ferrari
Fernando Alonso, Michael Schumacher
Podio: il vincitore della gara Michael Schumacher, Ferrari, il secondo classificato Ralf Schumacher, BMW Williams, il terzo classificato Juan-Pablo Montoya, BMW Williams
Jean Todt, Presidente FIA
Gerhard Berger, Ferrari and Jean Todt in the Ferrari garage
Jean Todt, Presidente FIA, parla con Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG

Dal 29 dicembre 2013 si sa davvero molto poco sulle condizioni fisiche di Michael Schumacher. La famiglia del pilota tedesco, infatti, ha deciso di percorrere la strada della riservatezza sin qui. Oggi, a distanza di 7 anni, da quel brutto incidente sugli scii sono davvero poche le persone che sono autorizzate a vedere l'ex Ferrari e una di queste è sicuramente il suo vecchio amico Jean Todt.

In un'intervista rilasciata al Daily Mail, proprio il presidente della FIA ha deciso di fare una clamorosa rivelazione sullo stato di salute del tedesco che naturalmente riaccende la speranza nei tanti fan che lo amano in tutto il mondo: "Settimana scorsa ho visto Michael. Sta combattendo e spero che presto il mondo sia in grado di vederlo di nuovo. Lui e la sua famiglia stanno lavorando per far si che ciò avvenga".

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Naturalmente il discorso è poi scivolato sul confronto imposto dai media con Lewis Hamilton, che in questi ultimi anni è riuscito a scalare tutte le classifiche della F1 insidiando a questo punto tanti record di Schumi, che sino a qualche anno fa sembravano imbattibili.

Sulla questione però Todt ha scelto una linea diplomatica: "Io amo Michael, ma è davvero impossibile dire chi sia il più grande di sempre. C'è Jim Clark, Ayrton Senna, Juan Manuel Fangio e Michael. Si può solo ragionare su chi sia il migliore di una determinata generazione. So che Lewis potrebbe superare alcuni record di Michael, ma non mi dispiace. Nel 2000, sul podio di Suzuka, dopo aver vinto il primo titolo in Ferrari, ricordo che gli dissi che le nostre vite non sarebbero più state le stesse. Dopo un incidente come quello che ha subito Michael cosa importa che Lewis abbia vinto di più? Penso sia una questione di proporzioni. Siamo tutti fortunati in F1".

 

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