Todt: "Accordo Ferrari? Vorrei dare dettagli, ma loro si oppongono"
Il presidente della FIA, Jean Todt, ha detto che gli piacerebbe molto rendere noti i dettagli della controversia sul motore Ferrari e la sanzione che è stata data alla squadra, ma dice di non poterlo fare perché la squadra italiana non glielo permetterà.
Jean Todt, Presidente FIA, durante la conferenza stampa di presentazione del regolamento tecnico 2021 della Formula 1
Mark Sutton / Motorsport Images
Parlando in esclusiva con Motorsport.com per la prima volta da quando è scoppiata la disputa sull'accordo privato tra la FIA e la Ferrari, Todt ha detto di avere le mani legate riguardo a ciò che si può e non si può dire.
E' chiaro che ritiene che la FIA abbia fatto bene a rendere pubblico il suo accordo, piuttosto che a tenerlo segreto, e dice di aver spinto gli avversari della Ferrari a portare la questione alla ribalta protestando contro la squadra di Maranello.
"Se me lo chiedete, mi piacerebbe poter dare tutti i dettagli della vicenda, ma loro (la Ferrari) si sono opposti" ha spiegato Todt. "Quindi, voglio dire, sono stati sanzionati, ma non possiamo dare i dettagli della sanzione".
"Chiaramente avremmo potuto non dire nulla. Ma sentivamo che sarebbe stato sbagliato non dire che il caso Ferrari era stato discusso e che c'era stata una sanzione".
"Sinceramente, è molto semplice. Molto semplice. Ci siamo impegnati così tanto per arrivare alle nostre conclusioni e le squadre non sono d'accordo".
"Purtroppo, è un fatto compiuto di questioni tecniche, perché i nostri tecnici dicono: 'non possiamo dimostrare con certezza la Ferrari non era legale".
Sette squadre hanno scritto a Todt sulla scia dell'annuncio dell'accordo FIA/Ferrari, esprimendo il loro disagio e avvertendo di poter intraprendere un'azione legale.
Da allora, la Mercedes ha preso le distanze dalla questione, lasciando Red Bull, Renault, McLaren, Williams, Racing Point e AlphaTauri da soli a considerare i loro prossimi passi.
Todt ha risposto alle lettere scritte dai team, spiegando perché pensa che la FIA abbia agito nell'interesse dello sport, ma ha aggiunto che non si può rispondere alle loro richieste di maggiore trasparenza su quanto accaduto.
"Ho parlato individualmente con alcune delle sette squadre" ha aggiunto. "Uno di loro (Mercedes) ha deciso di chiamarsi completamente fuori, nonostante fosse uno dei leader".
"Ho ricevuto una lettera in risposta alla mia lettera, nella quale cui mi hanno confermato di aver compreso la posizione della FIA.
"Ma non significava che fossero contenti della posizione della FIA, e che avrebbero voluto che la Ferrari permettesse la visibilità del caso, cosa che sarebbe piaciuta anche a me. Ma non possiamo" ha concluso.
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