Todt: "Motorsport con un nuovo approccio dopo il COVID-19"
Il presidente della FIA è convinto che il Motorsport stia affrontando una nuova realtà e debba utilizzare un approccio diverso per fronteggiare la pandemia di Coronavirus. L'obiettivo è di correre due o tre volte al messe appena possibile e poi tagliare i costi per salvare le squadre.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Jean Todt è convinto che il motorsport stia affrontando una nuova realtà e debba utilizzare un approccio diverso per fronteggiare la pandemia di Coronavirus.
Parlando di questa crisi in una intervista esclusiva con Motorsport.com, il Presidente FIA ha anche affermato che i costi della F1 restano altissimi e che si debbano effettuare tagli per assicurare la sopravvivenza dello sport e dei team coinvolti
Inoltre è stato molto chiaro sul fatto che il mondo dei motori, con la Formula 1 in particolare, debba essere riequilibrato con un nuovo accordo.
“Non penso che la priorità per un Costruttore sia assicurarsi la continuità nel mondo delle corse - afferma il francese - Ovviamente ci spero ed è per questo che dobbiamo ascoltare tutti. Anche per i più grandi non dobbiamo dare nulla per scontato, quindi va considerata ogni cosa".
"Dobbiamo essere umili, amiamo il motorsport, ma non è una cosa essenziale per la società, per cui vanno fatte le scelte più giuste e adatte. Bisogna prendere tempo, ma sono convinto che si tornerà a correre e spero che sarà anche meglio di prima".
Todt ammette che la FIA deve motivare i team per impegnarsi a restare in questo mondo, insistendo che il massimo organo di governo non è felice di quanto fosse dura la situazione...
“Sono certo che molti team, fornitori e Costruttori dovranno rivedere i propri programmi, potrebbero essere costretti a fermarsi. Non voglio essere troppo fiducioso, ma spero che alcuni proprietari e sponsor mantengano le motivazioni. Ecco perché non dobbiamo fermarci e scoraggiarli. Possono dire, ok, dopo tutto questo qual è lo scopo? Mi piace ancora? Ne ho bisogno?' Dobbiamo spingerli in questa direzione, è la nostra responsabilità".
Il fattore chiave oggi è quando si potrà tornare a correre. Questa settimana la F1 ha rinviato la nona gara con il GP del Canada quando mancavano 65 giorni all'evento. Todt condivide l'ottimismo di Chase Carey nell'avere ancora un calendario significativo appena verranno tolte le restrizioni...
“Appena sapremo che si può ripartire penso che ci potranno essere due o tre GP al mese. Cominciando a luglio o agosto e proseguendo fino a dicembre. Abbiamo sei mesi, moltiplicando per tre siamo su un numero ottimo di gare".
Ci sono varie opzioni per rivedere il calendario di F1 compattando gli eventi appena verrà dato il via libera, pensando a nuovi programmi, date, posti e anche al correre a porte chiuse, almeno all'inizio, glissando invece sul fatto che si resti nell'arco del 2020...
“E' qualcosa di cui abbiamo discusso e che è nelle mani di chi gestisce i diritti commerciali, dato che ci sono dei contratti. Voglio dire, a noi spetta dare l'ok oppure no in quanto organo di governo".
Prima della riunione fra i responsabili dei team di F1, che si terrà venerdì per parlare della riduzione del tetto dei costi e assicurare la sopravvivenza delle squadre, Todt ha detto che la crisi legata al Coronavirus offre l'occasione di migliorare il futuro, con la F1 che potrà liberarsi di budget altissimi che sono diventati ormai nella norma, tornando a livelli più sostenibili.
“In ogni disastro e crisi ci sono tanti contro, ma anche dei pro. La cosa buona è che abbiamo l'opportunità di migliorare il futuro. In Formula 1 abbiamo raggiunto dei costi elevatissimi fuori dal normale, vanno assolutamente reindirizzati su un altro livello".
Todt ha anche parlato dell'accordo privato tra FIA e Ferrari sulla legalità della power unit 2019, della quale ha aggiornato le altre squadre, dicendo che gli piacerebbe fornire altri dettagli, ma che a Maranello non vogliono.
“Se me lo chiedeste, vi risponderei che mi piacerebbe moltissimo dare i dettagli della situazione, ma la Ferrari si è opposta. Hanno ricevuto una sanzione, ma non posso dire di più riguardo ad essa".
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