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Vettel: "La Mercedes si guida con una cloche d'aereo?"

Il quattro volte campione del mondo è salito sulla SF1000 nel pomeriggio, rilevando Leclerc: Sebastian ha trovato più carico aerodinamico, ma ha ammesso che ci sarà molto lavoro da fare. Il tedesco commenta la soluzione Mercedes: "Da guidare deve essere una sensazione innaturale. Ma deve essere la FIA a dire se è sicura".

Sebastien Vettel, Ferrari

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel ha finalmente assaggiato la SF1000 in configurazione gara. Con una trentina di ore di ritardo rispetto al programma originale della Ferrari, il tedesco è sceso in pista oggi a Montmelò nella sessione pomeridiana, iniziando il lavoro di affiatamento con la vettura 2020.

A fine giornata ha incontrato i giornalisti, ma prima di rispondere sulle prime sensazioni avvertite al voltante della SF1000, a Seb è stato chiesto un parere sull’argomento del giorno, ovvero il sistema DAS della Mercedes che ha tenuto banco nel ‘day 2’ dei test di Montmelò.

“Ho visto le immagini oggi durante la pausa pranzo – ha spiegato Vettel – e siamo stati fortunati a vederle grazie agli on-board che ci sono in questi test. Chiariamo: se la Mercedes lo sta utilizzando vuol dire che è stato ritenuto legale. Da pilota posso immaginare che non sia così semplice da usare, perché il volante va adoperato in un modo nuovo, e credo che almeno inizialmente si possa avere la sensazione che si sfili, non credo che per il pilota sia meglio tenere le mani sul volante come sempre".

"La immagino come una sensazione innaturale, sembra quasi la cloche di un aereo invece che un volante di una macchina! Immaginate di uscire di casa per andare a correre e di colpo vi ritrovate con delle infradito ai piedi… è un po’ questa l’immagine che realizzo se penso a all’utilizzo di quel sistema. È comunque un’innovazione, e tutti gli avversari devono tenerla in considerazione. Ma credo anche che non basti per vincere le gare”.

In merito alla sicurezza Vettel ha tirato il freno: “Come ho detto mi sembra un dispositivo strano, ma se vai più veloce allora lo vuoi. Dieci o dodici anni fa avevamo il sistema F-Duct, e giravamo su tutte le piste tenendo il volante con una mano sola. Il pilota fa quello che serve per andare più veloce, sta alla FIA prendersi cura della sicurezza e fare in modo che i piloti guidino con le mani sul volante”.

Primo assaggio di SF1000

Vettel ha rimandato a domani i primi giudizi sulla SF1000. Troppo poco per ora il tempo passato al volante della vettura, ma qualche sensazione alla fine è emersa.
“Confermo il feeling di un maggiore carico aerodinamico rispetto alla vettura dello scorso anno – ha chiarito – dopo alcuni giri certe reazioni sono emerse abbastanza chiaramente in certi punti della pista, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Ci attende un lavoro molto importante, ovvero capire come la monoposto reagisce ai cambiamenti di assetto, e piano piano familiarizzare con tanti aspetti”.

“Preferisco i weekend di gara ai test – ha concluso Vettel – ma devo anche dire che i test hanno dei lati molto importanti. Non ho niente contro Barcellona, ma dopo molti anni di prove su questa pista diciamo che non mi dispiacerebbe provare anche altri tracciati, ma a parte questo aspetto mi piace sviluppare la macchina e dialogare con gli ingegneri. Per ora abbiamo indicazioni importanti sull’affidabilità, ma ovviamente ci aspetta ancora molto lavoro per trovare le altre risposte”.

Sebastien Vettel, Ferrari SF1000
Sebastien Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastien Vettel, Ferrari
Sebastien Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastien Vettel, Ferrari SF1000 nel garage
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastien Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastien Vettel, Ferrari SF1000 nel garage
Sebastien Vettel, Ferrari nel garage
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