Test Barcellona, Day 2: Verstappen resta sulla cresta dell'onda
Max Verstappen è stato il più veloce nella seconda giornata di testa a Barcellona con la Red Bull RB12: l'olandese ha precedeuto Vandoorne (McLaren) e Wehrlein (Mercedes). Fuoco quinto con la Ferrari.
Foto di: XPB Images
Max Verstappen se ne torna a casa da Barcellona con una soddisfazione dopo l'altra: il diciottenne olandese dopo aver vinto il Gran Premio di Spagna, è risultato il pilota più veloce nella seconda giornata di test sulla pista spagnola. Il baby fenomeno ha ottenuto la sua prestazione un'ora prima della sosta pranzo con un treno di gomme Pirelli soft: con una certa facilità ha ottenuto un brillante 1'23"267, a un paio di decimi dalla prestazione che aveva ottenuto in qualifica sabato.
Il tulipano chiude ad appena 47 millesimi da Sebastian Vettel (il tedesco è stato il più veloce ieri con la Ferrari SF16-H), ma non era la prestazione assoluta che andava cercando il team di Milton Keynes: la squadra, infatti, ha proseguito la valutazione del nuovo motore Renault che sembra dare i risultati che i tecnici francesi andavano cercando. I long run del pomeriggio hanno rivelato che la nuova power unit sarebbe già pronta per debuttare nel Principato di Monaco, anticipando le tempistiche programmate per il GP del Canada.
Max Verstappen si è dedicato anche a valutazioni aerodinamiche girando con set di gomme Medium e Soft. Alle spalle dell'olandese è spuntato Stoffel Vandoorne che ha portato la McLaren ad un brillante secondo posto grazie all' 1'24"006 conseguito a fine mattinata con le gomme Soft, ripetendo quasi la prestazione che ha permesso a Fernando Alonso di portare la MP4-31 nella top ten del GP di Spagna.
Nel pomeriggio Stoffel si è concentrato sui long run per effettuare alcune valutazioni sui nuovi particolari del motore Honda che si vedrà in Canada: i tecnici giapponesi hanno svolto numerose prove aerodinamiche per verificare anche la portata del raffreddamento della power unit.
Pascal Wehrlein con la Mercedes si è inserito al terzo posto: il tedesco della Manor è stato chiamato all'ultimo momento per prendere il posto del previsto Esteban Ocon che, invece, è rimasto a piedi scatenando non poche perplessità nel paddock. Pascal ha centrato un 1'24"145 con la W07 Hybrid dotata di gomme Soft, ma è stato il pilota che ha percorso più strada con 133 giri.
Esteban Gutierrez con la Haas ha centrato la quarta posizione: il messicano per scalare la classifica ha dovuto utilizzare un treno di gomme Ultrasoft: nel tardo pomeriggio è arrivato a 1'24"592 dopo aver lavorato in mattinata sull'aerodinamica della Haas VF-16.
E la Ferrari? La squadra del Cavallino si è affidata ad Antonio Fuoco, il giovane calabrese della FDA che è tornato su una Rossa dopo i test del Red Bull Ring dello scorso anno. L'italiano è stato sottoposto ad un duro lavoro con tanta benzina a bordo e con gomme medium: i tecnici del Cavallino hanno voluto capire come si comporta la SF16-H col pieno dopo le modifiche apportare ieri nelle aree non visibili della monoposto. A fine giornata è stato montato un treno di soft che hanno permesso ad Antonio di risalire al quinto posto nella classifica dei tempi.
Daniil Kvyat con la Toro Rosso ha causato una delle due bandiere rosse della giornata per un problema al motore della sua STR11: è un vero peccato perché il russo stava rivaleggiando con Wehrlein per essere il pilota in gradi di coprire la maggiore distanza.
Il collaudatore della Force India, Alfonso Celis Jr. ha dovuto fare ricorso alle gomme Supersoft per cogliere il settimo tempo con la VJM09: il tempo di 1'25"016 è poco significativo e mostra che il ragazzo è ancora acerbo, ma ha svolto un buon lavoro di sviluppo sulla macchina eoluzione che ha fatto il suo debutto nello scorso week end.
Kevin Magnussen con la Renault si è dedicato a valutare l'affidabilità del nuovo motore francese: il danese si è aggiunto alla lista di quanti sperano si avere questa unità già a Montecarlo. Penultimo Felipe Massa: il brasiliano ha girato con la doppia ala posteriore e le "corna" anteriore. La FW38 era configurata per simulare i carichi del prossimo anno.
La prima bandiera rossa è stata causata in mattinata da Jordan King che con la Manor è andato largo alla curva 7 ed è finito nella ghiaia della via di fuga, ma senza danni seri per la monoposto: la Manor, infatti, è tornata in pista in fretta potendo svolgere un interessante test aerodinamico per valutare con un apposito rastrello di sensori qual è l'effetto delle turbolenze create dalla ruota anteriore sul flusso d'aria.
I tempi della seconda giornata di test
P. | Pilota | Team | Tempo | Gap | Giri |
1 | M. Verstappen | Red Bull | 1:23.267 | 118 | |
2 | S.Vandoorne | McLaren | 1:24.006 | +0.739 | 108 |
3 | P. Wehrlein | Mercedes | 1:24.145 | +0.878 | 133 |
4 | E. Gutierrez | Haas | 1:24.592 | +1.325 | 105 |
5 | A. Fuoco | Ferrari | 1:24.720 | +1.453 | 118 |
6 | D.Kvyat | Toro Rosso | 1:24.737 | +1.470 | 116 |
7 | A. Celis | Force India | 1:25.016 | +1.749 | 103 |
8 | K. Magnussen | Renault | 1:25.133 | +1.866 | 122 |
9 | F. Massa | Williams | 1:27.167 | +3.900 | 94 |
10 | J. King | Manor | 1:27.615 | +4.348 | 91 |
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments