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Supertest: sulla Ferrari F1 3-Seater con Leclerc

Grazie a Mission Winnow, Motorsport.com ha avuto la possibilità di girare a Fiorano sulla Ferrari 3-Seater, la monoposto guidata da Charles Leclerc per due giri adrenalici, realizzando il sogno di una vita. Vi raccontiamo le emozioni di una giornata molto speciale che non è stata minimamente condizionata dalla pioggia. Ecco le nostre senzazioni nell'abitacolo di una Rossa.

Watch: In Pista con la Ferrari 3 Seater e Leclerc a Fiorano

“Date un foglio di carta a un bambino e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa. Devo dire che Enzo Ferrari aveva ragione: le Rosse sono e sempre rimarranno il sogno di un bambino. Per me questo sogno è diventato una realtà”.

Charles Leclerc lo ha materializzato ad appena 21 anni diventando il pilota di punta della Scuderia, noi abbiamo dovuto attendere i capelli grigi per vivere una breve quanto intensa esperienza da passeggeri sulla Ferrari 3-Seater. Ma mai dire mai nella vita, perché le grandi occasioni si presentano quando meno le si aspetta.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, a Fiorano

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, a Fiorano

Photo by: Callo Albanese

Philip Morris ha organizzato il primo evento post-Covid lunedì a Fiorano e abbiamo avuto il privilegio di girare sulla F2002 che è stata trasformata in una tre posti. Nel cockpit centrale Charles Leclerc, sul lato sinistro Guido Meda, voce della MotoGP e direttore di Sky Motori, e noi su quello destro.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, la Ferrari F1 3-Seater, Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Guido Meda, direttore di Sky Motori

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, la Ferrari F1 3-Seater, Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Guido Meda, direttore di Sky Motori

Photo by: Callo Albanese

Entrare nella Rossa è come salire su una… navicella spaziale: scaletta con un predellino dotato di uno scorrimano al quale appendersi per infilarsi dall’alto nell’angusto abitacolo. Bisogna distendere la gamba destra e poi allungare la sinistra, ma sovrapponendola alla prima.

Chissà perché, ma ci è venuto in mente l’abitacolo della Leyton House CG901 di Ivan Capelli. Eppure questa 3-seater non è stata disegnata da Adrian Newey, ma curata da Ross Brawn nel pieno dell’era Schumacher.

Ecco la rampa di accesso alla Ferrari 3-Seater guidata da Charles Leclerc

Ecco la rampa di accesso alla Ferrari 3-Seater guidata da Charles Leclerc

Photo by: Callo Albanese

La scocca allargata nella zona del serbatoio (molto più piccolo) è rimasta la stessa, ma la vettura nei colori Mission Winnow è stata man mano aggiornata a livello aerodinamico, rendendola più aderente alle F1 di oggi.

Una volta legati alle cinture di sicurezza a quattro punti si diventa un tutt’uno con la scocca. E quando è stata inserita la protezione della testa dai meccanici della squadra test guidati dall’ingegner Fantuzzi, si è avuta la sensazione di essere in una culla molto ben protetti, sebbene c’è stati chi in preda all’ansia abbia preferito farsi aiutare per scappare via prima della messa in moto.

L’organizzazione è perfetta: nulla è lasciato al caso: ogni ospite, per esempio, dispone di un pulsante da tenere in mano. Deve essere sempre premuto, perché se fosse rilasciato per qualsiasi ragione, sul cruscotto di Leclerc si sarebbe acceso un allarme e il pilota si sarebbe fermato immediatamente.

Nel cockpit c’è un display digitale per leggere le informazioni (marce, velocità, temperature), ma chi sbircia gli strumenti potendo godersi lo spettacolo della pista in prima visione? Lo specchietto retrovisore di Charles ci permette di scorgere il monegasco nell’abitacolo e lo stesso fa il Principino per controllare che i suoi ospiti siano pronti al “frullatore” di Fiorano. I suoi occhi “ridono” quasi a promettere un divertimento… speciale. E Leclerc non si farà certo timori di darne una dimostrazione concreta.

Il display del circuito di Fiorano che scandisce le attività in pista

Il display del circuito di Fiorano che scandisce le attività in pista

Photo by: Callo Albanese

Pioviggina e ci sono solo 9 gradi di temperatura, proprio come al Nurburgring nel weekend del GP dell’Eifel. La Ferrari 3-Seater è dotata di gomme Pirelli full-wet e non teme la pioggia.

Gli pneumatici, infatti, sono riscaldati nelle termocoperte a 100 gradi. Nel box si respira lo stesso clima di un GP. Grande cura ai dettagli a dimostrazione di grande professionalità. Charles alza un braccio al cielo e fa ruotare il dito indice: poco dopo il V10 di tre litri comincia a sprigionare la sua musica inconfondibile dopo che l’avviatore ha permesso la messa in moto. Sono immagini che non vediamo più perché la SF1000 ha un bottone di start che sfrutta la MGU-K.

Un meccanico allontana lentamente la scaletta dalla Rossa e la sensazione è quella del razzo a Cape Canaveral che si stacca dalla rampa di lancio quando il count-down scandisce lo zero. Quanti pensieri si aggrovigliano nella mente in quei pochi istanti che precedono l’inserimento della prima che avviene con un forte clangore di ingranaggi. Nessuna paura! Sono gli innesti frontali del cambio semi-automatico comandato a palette.

Il ruggito del V10 lacera l’aria nel box: di fatto siamo seduti accanto a una bancata del V10 e i tappi nelle orecchie non attenuano la sinfonia di 800 cavalli che stanno per liberarsi in un urlo che arriva a 17.700 giri. A far salire l’adrenalina ci pensano anche le vibrazioni che si propagano dalla scocca al corpo, trasmettendo una sensazione fisica di potenza. Siamo pronti per il… lancio.

Il collega Roberto Chinchero si scatena con il telefonino per immortalare la scena , mentre gli occhiali nel casco integrale a visiera stretta si appannano, ma basta una sgasata di Charles per far aprire il… sipario sulla pista. L’accelerazione fino alla prima curva è rabbiosa e in un batter d’occhio Leclerc infila quattro marce, ma niente di comparabile con la frenata che dà subito la dimensione di cosa significa essere un pilota di F1.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, solleva l'acqua per la pioggia

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, solleva l'acqua per la pioggia

Photo by: Callo Albanese

Il “morso” dell’impianto Brembo è istantaneo: Charles dà un calcio sul pedale e poi cerca di modulare la pressione per entrare in curva ed evitare il bloccaggio della gomma anteriore. Puntati con il piede destro al telaio, il corpo resta immobile alle sollecitazioni che, invece, si trasferiscono tutte al… collo.

Il ferrarista disegna le Esse come se l’asfalto fosse asciutto e poi si avventa verso la staccata del Ponte: l’anteriore destra, proprio davanti al nostro naso, si blocca e perde aderenza sollevandosi dall’asfalto, per cui il monegasco arriva leggermente lungo. Ma per lui è un gioco da ragazzi perché è con l’acceleratore che corregge la traiettoria e aggredisce la rampa che sale sul ponte e dopo il dosso si avventa in quarta sulla destra cieca nella quale si può solo intuire il punto di corda.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater durante il nostro test

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater durante il nostro test

Photo by: Callo Albanese

Piove? E chissenefrega! Leclerc va in corda e sale con le ruote interne sul cordolo, lasciando scorrere la 3-Seater sulla sinistra in piena progressione verso il Tornantino. Il V10 ulula in discesa in una sequenza di marce repentine.

Poi la staccata per il punto più lento dove serve trazione: ritarda l’ingresso e spigola a gas quasi chiuso, ma è una sensazione che dura un attimo perché la Ferrari aggredisce l’asfalto scodando, come un leone pronto all’attacco.

Un colpo di freno per far abbassare il muso nel sinistra-destra veloce e poi via verso l’ultima curva salendo con tutta la vettura sul cordolo esterno che finisce in fretta per lasciare il posto all’erba! Sì avete letto bene: l’erba.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Photo by: Callo Albanese

Charles non ha esitazioni e taglia dritto a volante già dritto come se non ci fosse un domani. La Rossa segue la linea dettata dal pilota perché lavora il carico aerodinamico che assicura la necessaria spinta verticale. Evidentemente è giusto così, che piova o no. Inutile perdere tempo se la Rossa ci sta…

Nel curvone veloce si apprezza la sensazione della velocità della F1: sei seduto a due dita dall’asfalto e senti ogni minima sollecitazione della macchina e ciascuna correzione di sterzo. La Ferrari saetta agile prendendo velocità, poi arriva un altro calcio al freno per l’ultima curva, un tornante di seconda dove si deve stare a lungo in corda dopo aver scalato le marce: Leclerc, in realtà non aspetta ma comincia a spalancare il gas.

E la Rossa inevitabilmente allarga la traiettoria e finisce sul cordolo di contenimento pattinando con il posteriore. Si scompone con l’anteriore destra che non ha grip. Il Cavallino si imbizzarrisce ma Charles non si cura: affonda il piede sul pedale destro e scatena tutta la potenza per il dritto saettando a destra e sinistra.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, sulla Ferrari F1 3-Seater, sorride nel casco

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, sulla Ferrari F1 3-Seater, sorride nel casco

Photo by: Callo Albanese

Il ragazzo si sta divertendo, perché mentre controlla la “bestia” dà un’occhiata nello specchietto per misurare lo stato di tensione di chi è alle spalle. Ma la giostra è di grande intensità, ma breve durata.

Nei due giri lanciati ci ha stupito la capacità di Charles di adeguare il suo stile di guida al variare delle condizioni della pista, tratti più o meno bagnati, con un talento istintivo che gli consente di arrivare subito al limite della vettura senza mai perderne il controllo, anticipando le situazioni che ci saremmo trovati ad affrontare.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Photo by: Callo Albanese

Il sapere interpretare il tracciato in poche curve è una caratteristica che lo accumuna a Michael Schumacher, più che a Sebastian Vettel, pilota che ha bisogno di mettere tutto in ordine prima di cercare una prestazione. Leclerc no, come il Kaiser detta il passo come i fuoriclasse.

Il percepito, quindi, è di massima sicurezza: non c’è paura, ma partecipazione e stupore. Certo il nostro battito, nel frattempo, è sicuramente più martellante di quello di Charles perché tutto succede con tempi di reazione a cui non siamo abituati.

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Photo by: Callo Albanese

Ma se nel primo giro sembrava di essere finiti in un frullatore, nel secondo l’approccio è cambiato: nella memoria si sono impresse immagini che restano come se fossero state girate in slow motion, per gustarsi ogni istante di un’esperienza irripetibile.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater,  Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Guido Meda, direttore di  Sky Motori

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Guido Meda, direttore di Sky Motori

Foto di: Callo Albanese

Il casco di Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Il casco di Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Foto di: Callo Albanese

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Foto di: Callo Albanese

Il logo della Ferrari

Il logo della Ferrari

Foto di: Callo Albanese

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Foto di: Callo Albanese

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater

Foto di: Callo Albanese

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Foto di: Callo Albanese

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, con Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, con Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

test ferrari

test ferrari

Foto di: Callo Albanese

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia, Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1  e Guido Meda, Sky Sport

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia, Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1 e Guido Meda, Sky Sport

Foto di: Callo Albanese

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

Azione in pista

Azione in pista

Foto di: Callo Albanese

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, con Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, in pista con la Ferrari F1 3-Seater, con Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia e Roberto Chinchero, giornalista di Motorsport.com Italia e Sky SportF1

Foto di: Callo Albanese

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

Franco Nugnes, Direttore di Motorsport.com Italia

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