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Strategie: verso una sosta, passando dalle medie alle hard

All'Hungaroring non fa il caldo che ci si aspettava per cui degrado delle gomme sarà minore del previsto: con le pioggia delle prove libere mancano i soliti dati di simulazione per cui è facile aspettarsi una gara imprevedibile.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10 e Charles Leclerc, Ferrari SF90

Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10 e Charles Leclerc, Ferrari SF90

Mark Sutton / Motorsport Images

Quanti giri riuscirà a percorrere la gomma media? È questo il principale interrogativo degli strateghi a poche ore dal via del Gran Premio di Ungheria. La mancanza delle abituali simulazione di gara che vengono completate il venerdì ha privato gli ingegneri delle squadre dei dati su cui solitamente vengono pianificate le strategie.

Il vantaggio che si sono garantiti i top team è stato il riuscire a passare il taglio della Q2 con la mescola media, un valore aggiunto in vista della gara. 

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Chi prenderà il via con gomme ‘gialle’ avrà la possibilità di valutare la strategia giro dopo giro, osservando quale sarà la tenuta della gomma media, anche tenendo d’occhio come si comporteranno le slick montate da altri piloti.
 
Se la gomma media arriverà a percorrere 40 giri, si potrebbe aprire la possibilità di coprire la seconda parte di gara con le soft, e in questo caso a beneficiarne maggiormente sarà la Ferrari, avendo conservato un treno di rosse nuovo per entrambi i piloti.
 
Viceversa se la media perderà in efficienza dopo 25 o 30 giri, sarà obbligatorio il passaggio alle hard. In ogni caso sembra scontata la strategia di gara ad una sola sosta, soprattutto a causa delle temperature più basse rispetto alla scorsa edizione, quando in gara l’asfalto raggiunse i 62 gradi. Le previsioni per oggi indicano che la pista non dovrebbe superare i 45.

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