Strategie F1: Abu Dhabi impone una sola sosta
La conformazione del tracciato di Yas Marina, con un basso degrado e la sua pitlane molto particolare, impone una gara con una sola sosta. Sia chi parte con le soft che con le medie passerà sulle dure e poi andrà fino in fondo.

Sembrano non esserci grandi dubbi sulle strategie che vedremo oggi nei 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi. I dati delle simulazioni della Pirelli e quelli dei team coincidono con la sosta singola, a causa della bassa severità dell’asfalto e l’assenza di curve ad alta velocità che stressano gli pneumatici in appoggio.
La strategia più veloce prevede la partenza con gomme medie, con pit-stop al giro 18 per passare alla hard, che dovrebbero essere in grado di coprire i 37 giri successivi fino alla bandiera a scacchi.
Anche i piloti che prenderanno il via con le soft (nella top-10 sono Norris, Albon, Kvyat, Stroll e Gasly) possono puntare ad una gara con una sola sosta, con il passaggio alle hard al giro 14.
A far puntare sulla strategia ad una sosta è anche la conformazione della pit-lane di Yas Marina, che con il tratto guidato che prevede il passaggio nel tunnel, costa ai piloti più tempo del solito (circa 3 secondi più per un totale di 22 secondi).
Non ci sono problemi sulla disponibilità degli pneumatici, poiché tutto i piloti al via dispongono di un set di hard nuove. Hamilton e Bottas hanno anche un set di medie nuove, mentre Verstappen dispone di un treno di soft non utilizzate.
L’olandese è l’unico pilota con Leclerc a non avere a disposizione un set di medie nuovo, ma sarà la mescola che monteranno al via, e non dovrebbe essere necessario un secondo treno durante la gara.

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Su questo articolo
Serie | Formula 1 |
Evento | GP di Abu Dhabi |
Sotto-evento | Gara |
Location | Yas Marina Circuit |
Autore | Roberto Chinchero |