Strategie: Bottas può rendere la vita difficile ad Hamilton?
Sulla carta, si prospetta una cavalcata per il campione del mondo, ma il suo compagno di squadra ricorda che lo scorso anno fu battuto di strategia...
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Charles Coates / Motorsport Images
Quante possibilità ha Valtteri Bottas di poter rendere difficile la vita a Lewis Hamilton? Sul finlandese sono riposte le speranze di chi spera di non assistere ad una fuga solitaria di Lewis Hamilton per i 52 giri in programma, ma se escludiamo un exploit del finlandese in partenza, le possibilità si riducono ad imprevisti.
È bene ricordare che nel Gran Premio di Silverstone dello scorso anno fu una safety car a lanciare Hamilton verso il successo, dopo una prima parte di gara in cui la vittoria sembrava essere saldamente nelle mani di Bottas.
Le regole in casa Mercedes sono ferree: chi è davanti ha diritto ad effettuare per primo il cambio gomme, un vantaggio che permette al leader di poter sfruttare almeno un giro in più la gomma nuova rispetto al compagno di squadra che entrerà ai box il giro successivo.
Lo scorso anno Hamilton decise però di non fermarsi il giro dopo il pit di Bottas, e fu la mossa vincente, perché tre tornare dopo la sosta del finlandese entrò in pista la safety car.
Cosa accadrà nella corsa di oggi? “Le regole sono fissate da tempo – ha chiarito Hamilton – non vedo motivi per cambiarle”. Bottas però è stato più sibillino: “Abbiamo una nostra filosofia, ovvero la monoposto che è davanti ha la priorità sul giro in cui fare il pit-stop, ed è un approccio che reputo corretto. Ma l’anno scorso ricordo che la squadra di Lewis alla fine mise in atto una strategia diversa dalla mia, quindi vedremo…”.
Secondo i dati forniti da Pirelli chi prenderà il via con gomme medie (nella top-10 sono Hamilton, Bottas, Verstappen, Leclerc e Stroll) dovrebbero riuscire a coprire tra i 21 ed i 24 giri. Se non ci saranno imprevisti, Lewis proverà ad allungare al massimo possibile il primo stint di gara, cercando di evitare quanto accaduto lo scorso anno, ovvero che Bottas possa avere ancora una gomma in grado di coprire diversi giri in più.
Uno scenario che sembra essere l’unica chance del finlandese, considerando che lo scorso anno Hamilton riuscì a stampare il giro più veloce della corsa all’ultimo passaggio, con una gomma hard utilizzata per ben trentatré tornate.
“Come sapete la vettura in testa ha sempre la priorità sul pit-stop – ha chiarito Toto Wolff - ma se la seconda macchina vuole allungare il suo stint avendo ancora gomma e performance a noi come team sta bene”.
Il passaggio alle hard nel secondo stint sembra scontato, considerando la ridotta durata delle soft evidenziata nei long-run di venerdì. La possibilità delle due soste non è da escludere (secondo Pirelli la strategia soft-medie-soft è da considerare) ma Silverstone è una pista che richiede circa 26 secondi per un pit-stop perfetto, a causa di una pit-lane lunga oltre 500 metri, un fattore da non sottovalutare da chi pensa di poter impostare una gara sprint che richiederebbe un recupero di oltre un secondo al giro nell’ultimo stint della corsa.
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