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Stirling Moss: l'ultima volta a Monza del Re senza Corona

Il motorsport piange la scomparsa di una delle sue leggende, a cui è mancato solo il titolo iridato. Un talento che si vedeva ancora pochi anni fa, in una giornata indimenticabile sulle sopraelevate di Monza insieme a Lewis Hamilton.

Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza

Mercedes AMG

Ha vissuto una vita intensa, attraversando un corridoio temporale dove vivere non era cosa scontata. Classe 1929, talento cristallino e un debito sportivo con la Dea Bendata, riscosso in altra forma il 24 aprile 1962. In una gara internazionale di Formula 1, l’International 100 race organizzata sul circuito di Goodwood ma non valida per il Mondiale, Moss, nel tentativo di passare Graham Hill perse il controllo della sua Lotus sbattendo violentemente contro un terrapieno posto a protezione degli spettatori.

I soccorritori impiegarono mezz’ora per estrarlo dalla vettura, ed il primo bollettino che arrivò dall’ospedale Royal West Sussex di Chichester, definì le sue condizioni critiche. Il successivo trasporto all'ospedale Atkinson Morley, a Wimbledon, confermò lo stato di coma, che si protrasse per un mese.

Poi il miracolo, e un anno dopo Moss tornò in pista con una Lotus, ma la decisione era presa. Già due anni prima, nelle prove del Gran Premio del Belgio a Spa, fu vittima di un violento incidente in cui riportò le fratture di entrambe le gambe. Era ora di dire stop, e così fu, una decisione sofferta perché restò di fatto il più grande pilota di Formula 1 a non essere entrato nell’albo d’oro del Mondiale.

Nessuno però ha mai messo in dubbio la caratura di un campionissimo, per quattro volte secondo nella classifica finale. Nel 1958 vinse si aggiudicò quattro dei dieci Gran Premi in calendario, ritirandosi in altre cinque occasioni per problemi al motore (4 volte) e cambio, nella penultima tappa a Monza. Fu Mike Hawthorn a laurearsi campione, che di gare ne vinse una, ma poté contare su un’affidabilità invidiabile.

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Moss divenne il Re senza Corona, un appellativo che non lo infastidiva perché il rispetto per la sua carriera non è mai mancato. “Solo cinque piloti hanno vinto un Gran Premio al volante di una Mercedes – ricordava recentemente Toto Wolff - in questo club esclusivo ci sono Lewis Hamilton, Valtteri Bottas, Nico Rosberg, Juan Manuel Fangio e Stirling Moss. Non sappiamo se Valtteri ce la farà a diventare campione del Mondo, ma sicuramente Stirling lo avrebbe meritato”.

Moss ha avuto in premio la possibilità di vivere una vita intensa anche dopo aver deciso di dichiarare terminata la sua carriera da professionista del volante. Apprezzato commentatore televisivo, testimonial di tante iniziative e coccolatissimo anche dalla stessa Mercedes, che cinque anni fa lo invitò a Monza per un evento indimenticabile insieme a Lewis Hamilton.

La giornata Mercedes all’Autodromo di Monza fu organizzata per celebrare un sessantesimo anniversario molto speciale per la casa di Stoccarda: la vittoria di Moss nella Mille Miglia 1955 (con la storica media di 157,650 km/h) coincisa con il successo di Juan Manuel Fangio (con Moss secondo a tre decimi) nel Gran Premio d’Italia disputato sulla pista di Monza nella configurazione che comprendeva la Sopraelevata. Per rispettare la tradizione la Mercedes chiese ed ottenne di poter girare sulla configurazione dell’epoca, e così Hamilton sulla W196 (ex Moss) e lo stesso Moss sulla 300 SLR, si lanciarono in pista.

Un’emozione intensa per i presenti, che rivelò una complicità impensabile tra due piloti separati all’anagrafe da più di mezzo secolo. A 85 anni Moss era in grado di pilotare una vettura che Hamilton impiegò qualche giro prima di poter spremere a dovere, ma poi intervenne Susie, la moglie di Sir Stirling che si piazzò nel mezzo del rettilineo monzese agitando le braccia: "Basta, fermati!", e il consorte obbedì immediatamente.

Fu l’ultima volta che Moss percorse il circuito di Monza, e lo fece con un grande sorriso, godendosi ogni metro come un ragazzino grazie ad una lucidità sorprendente. Si è arreso cinque anni dopo, ma ha vissuto ed assaporato tanto, entrando comunque nella storia della Formula 1 con un’impresa unica: essere riuscito ad entrare nell’olimpo dei grandi anche senza la corona iridata.

Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
Lewis Hamilton e Sir Stirling Moss a Monza
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