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Steiner punge la Renault: "Sono un team ufficiale e lottano con noi: mostra quanto sono disperati"

Gunther Steiner, team principal della Haas, ritiene che la Reanult dovrebbe fare molto meglio che lottare con la squadra americana in questa stagione.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 e Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 e Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18

Manuel Goria / Motorsport Images

La scorsa settimana, la Haas ha perso il suo appello contro la squalifica di Romain Grosjean nel Gran Premio d'Italia, che è stato innescato da un reclamo della Renault, sua rivale nella lotta per il quarto posto nel campionato costruttori.

Il risultato della gara di Monza aveva provvisoriamente portato la Haas al quarto posto nel Costruttori, ma la squalifica ha rispinto indietro la squadra americana, mentre i buoni risultati ottenuti dalla Renault tra Stati Uniti e Messico hanno dato un vantaggio importante alla squadra di Enstone.

In precedenza, Steiner si era riferito al reclamo della Renault come una mossa della disperazione, quindi la tensione tra le due squadre rimane, nonostante la Haas abbia 30 punti di ritardo.

"Noi siamo alla nostra terza stagione, siamo quinti e stiamo lottando con la Renault, che dovrebbe fare molto meglio" ha detto Steiner.

"Mostra quanto sono disperati, perché sono una squadra ufficiale, hanno un personale che è cinque volte il nostro e stanno lottando con noi".

"Per noi è un onore. Sappiamo che la Formula 1 è un ambiente difficile, perché non si tratta solo di fare le gare".

"Il nostro team sta facendo un buon lavoro e quindi stiamo lottando per il quarto posto. Ora è molto difficile riuscirci, ma a volte i miracoli accadono".

La Renault è tornata in veste ufficiale in Formula 1 nello stesso momento in cui la Haas ha fatto il suo esordio. Nella prima stagione è stata la compagine statunitense ad avere la meglio, poi lo scorso anno c'è stata la reazione della squadra di Enstone, che ha chiuso sesta.

Steiner ha detto anche che la squadra non vuole pensare all'appello perso, che avrebbe permesso alla Haas di avere ancora delle speranze concrete nella lotta al quarto posto: "Guardiamo avanti. Ormai è andata così, pensiamo a tornare a correre".

Secondo lui, è stata una mancanza di comunicazione a generare la situazione che ha portato alla squalifica di Monza, legata al fondo della monoposto.

"Bisogna sempre chidere completa chiarezza, perché se ci fosse stata quella, la nostra squalifica non ci sarebbe stata" ha detto.

"A mio parere si può sempre cercare di fare meglio. Non direi: 'FIA, sei fantastica', ma credo che stiano facendo un lavoro decente" ha detto.

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