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Intervista

Steiner: "Perplesso dalle critiche ricevute in passato da Magnussen"

Il team manager della scuderia americana loda il lavoro svolto sino ad oggi dal danese e ritiene infondate le critiche ricevute in passato dalla Renault secondo cui Magnussen mancava di disciplina ed etica nel lavoro.

Kevin Magnussen, Haas F1 Team

Kevin Magnussen, Haas F1 Team

Andrew Hone / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas F1 Team
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso STR12
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso STR12, Lance Stroll, Williams
Kevin Magnussen, Haas F1 Team
Kevin Magnussen, Haas F1
Kevin Magnussen, Haas F1 Team, nell'abitacolo della sua monoposto
Kevin Magnussen, Haas F1 Team

Kevin Magnussen ha abbandonato il team Renault F1 al termine della passata stagione dopo un solo anno trascorso con la squadra francese, ricevendo le critiche di Cyril Abiteboul secondo cui il danese mancava di disciplina ed impegno.

Critiche simili sono giunte anche dal team che ha portato all'esordio Magnussen nel 2014, la McLaren, ma Gunther Steiner ha affermato che il comportamento del pilota danese, unitosi alla Haas in questa stagione, è stato ineccepibile sino a questo momento.

"Non so da dove provengano queste critiche vista l'esperienza avuta sino ad ora con Kevin" ha dichiarato a Motorsport.com.

"Magnuessen collabora con un trainer che lo supporta in ogni aspetto della sua vita. Non conscevo Kevin prima del suo ingresso nel nostro team, ma non l'ho mai visto mollare o essere carente di impegno".

"Ha una personalità introversa, ma non voglio impormi per cambiarla. Svolge molto bene il suo lavoro e questo è positivo per il team dato che regala dei buoni feedback".

Magnussen ha ottenuto sino ad ora 11 punti e si trova in settima posizione in classifica piloti alle spalle del compagno di squadra Grosjean. 

"Mi sento a casa" ha dichiarato il danese "Sono supportato da tutte le persone all'interno del team ed è un ottimo ambiente in cui un pilota vorrebbe trovarsi".

"Nel passato ho sperimentato una grande competizione tra ingegneri, manager ed altri membri della scuderia, mentre qui sembra esserci una migliore armonia tra tutte le persone della squadra. Tutti lavorano per raggiungere lo stesso obiettivo".

"E' positivo trovarsi in un team dove tutti si stimolano a vicenda e non c'è la cultura del trovare il colpevole".

"Quando abbiamo un problema non perdiamo tempo nell'accusarci tra di noi, ma cerchiamo di trovare la soluzione. C'è una grande fiducia all'interno della squadra".

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