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Steiner: "Magnussen si adatta meglio ai problemi rispetto a Grosjean"

La capacità di Kevin Magnussen di superare i problemi rispetto al compagno di squadra Romain Grosjean sta facendo la differenza in questo avvio di stagione, stando a quanto ha detto il team principal della Haas Gunther Steiner.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 Ferrari, precede Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari, e Fernando Alonso, McLaren MCL33 Renault

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 lotta con Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18
Kevin Magnussen, Haas F1 Team
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari, Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 Ferrari
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari
Kevin Magnussen, Haas F1 Team
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18

Gli 11 punti della Haas sono stati tutti raccolti da Magnussen, mentre Grosjean per ora ha avuto più difficoltà.

Riflettendo sui motivi di questa disparità, Steiner ha detto che una delle principali differenze risiede nel modo in cui i due piloti si approcciano alla vettura quando non è perfetta.

"Penso che Romain abbia bisogno di una macchina perfetta per le sue esigenze, mentre Kevin è in grado di guidare anche sopra ai problemi" ha detto Steiner. "Entrambe le cose hanno aspetti positivi e negativi".

"Se abbiamo una vettura perfetta, Romain è fantastico, mentre Kevin dice sempre: ok, va bene. Ora ha imparato a spingere per avere quello che vuole, ma se ha un piccolo problema si adatta meglio a girarci attorno".

Steiner inoltre ritiene che il buon inizio di stagione di Magnussen sia stato aiutato anche dall'atmosfera che si respira nella squadra, che ha aumentato la sua fiducia.

"Sicuramente una vettura più competitiva ti porta più sicurezza e penso che fosse ciò di cui Kevin aveva bisogno" ha detto. "Nella vita ci possono essere dei momenti con alti e bassi, ma conosco il talento di Kevin ed è questo il motivo per cui l'abbiamo preso".

"Sappiamo che in lui c'è tanto talento grezzo, ma che serva anche che intorno a lui lavorino tutti bene per permettergli di sfruttarlo. Avere la squadra intorno a sé, diretta ed onesta, e che ora gli ha dato anche una vettura competitiva, gli ha dato grande fiducia".

"Non è distratto da nulla e deve solo pensare a guidare bene la sua macchina".

Difficoltà in qualifica

Ayao Komatsu, capo degli ingegneri di pista della Haas, inoltre crede che il buon momento del danese dipenda anche dal fatto che sia riuscito ad affrontare la sua più grande debolezza, le difficoltà in qualifica.

"Kevin è al suo secondo anno con noi, quindi conosce gli ingegneri, conosce di più la squadra, quindi è molto più rilassato" ha detto Komatsu a Motorsport.com. "E capiamo meglio cosa gli serve quando è in macchina".

"Il punto debole di Kevin lo scorso anno è stata la qualifica, ma è migliorato su quell'aspetto. L'anno scorso abbiamo visto cosa è capace di fare in gara, quindi quest'anno è positivo che sia riuscito a migliorare in qualifica".

Informazioni aggiuntive di Scott Mitchell

 

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