Steiner: "Drive to Survive? Troppo spettacolarizzato"
Il boss della Haas, vera e propria star di Drive to Survive, ha affermato di non aver visto e di non voler vedere la serie di Netflix per via di un racconto eccessivamente spettacolarizzato e poco vicino alla realtà.
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1
LAT Images
Dalla giornata di ieri è disponibile su Netflix la terza stagione di Drive to Survive, la serie interamente dedicata alla Formula 1 che racconta i dietro le quinte della massima categoria del motorsport.
Sin dal suo debutto, avvenuto nel 2019, Drive to Survive ha riscosso un ampio successo tra i fan della F1 grazie ad una trama forse fin troppo romanzata.
Tra i personaggi che sono emersi nel corso delle ultime due stagioni c’è senza dubbio Gunther Steiner. Il boss della Haas è ancora una volta una delle figure chiave della serie e sarà uno dei protagonisti della penultima puntata dedicata a Romain Grosjean ed al terribile incidente del Barhain.
Steiner, nonostante la sua popolarità tra i fan derivi proprio dalla serie di Netflix, non ha ancora visto nemmeno una puntata di una delle tre stagioni e si rifiuta categoricamente di sedersi sul divano e guastarsi il racconto. Tuttavia non ha alcun problemi con il modo in cui sono state raccontate le trame dagli sceneggiatori per rendere gli eventi il più drammatici possibile.
“Sappiamo che i registi cercano sempre di ottenere il meglio, questo è abbastanza chiaro” ha dichiarto Steiner a Motorsport.com.
“Non ho idea di come abbiano gestito il racconto e per questo motivo non ho una opinione in merito alla serie, ma è risaputo che la gente del cinema cerca sempre di fare in modo di intrattenere il pubblico in sala e a casa”.
“Ne siamo consapevoli e dobbiamo conviverci, purché il loro racconto non sia completamente sbagliato”.
“Da quanto mi hanno detto sembra che abbiano cercato di spettacolarizzare il tutto, ma per il resto non credo che sia cambiato molto rispetto alle precedenti stagioni, o almeno così mi è sembrato di capire”.
A causa delle restrizioni dovute alla pandemia da COVID-19, la troupe di Netflix è stata costretta ad adottare particolari precauzioni per effettuare le riprese.
Steiner, tuttavia, ha dichiarato come l’interazione con la troupe è stata così naturale che in molte occasioni ha dimenticato di essere filmato.
“Quest’anno mi è sembrato un po' diverso. In alcune occasione ti trovavi con un microfono sopra la testa e nemmeno te ne accorgevi, ma per il resto sai sempre quando stanno filmando e quando hanno le telecamere spente”.
“L’unico momento in cui sono intervenuti durante il nostro lavoro è stato quando hanno dovuto mettermi addosso un microfono per avere un audio migliore, ma per il resto si comportano in un modo quasi invisibile”.
“Diventano parte della tua vita quotidiana e per questa ragione non ci sono mai stati problemi. Sono persone molto gentili che fanno semplicemente il proprio lavoro”.
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