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Dobbiamo fare in modo che la F.1 sia credibile

Stefano Domenicali contesta come è stata gestita la neutralizzazione della corsa

Un ottavo e un undicesimo posto non sono certo il risultato che era nelle aspettative della Ferrari alla vigilia di questo Gran Premio d’Europa. Partiti dalla quarta e dalla quinta piazza sulla griglia, Fernando Alonso e Felipe Massa avevano guadagnato una posizione ciascuno e si trovavano a ridosso dei leader al momento in cui la corsa è stata neutralizzata dopo il volo di Webber. Dopo aver percorso praticamente un intero giro dietro la safety-car, i due ferraristi hanno effettuato un doppio pit-stop e si sono ritrovati nel mezzo del gruppo, rispettivamente in decima e quindicesima posizione: le loro chance di un buon piazzamento sono finite in quel momento. La loro corsa successivamente è stata segnata dal traffico su un tracciato dove i sorpassi sono quasi impossibili. Stefano Domenicali: “L’esito di questo Gp ci lascia un grande senso di amarezza. Avevamo tutte le carte in regola per fare un bel risultato e ci troviamo con un bottino di punti inferiore a quello della nostra peggiore gara, un mese fa in Turchia. E’ un vero peccato perché in questo fine settimana avevamo dimostrato di aver fatto un bel passo avanti in termini di prestazione e le prime fasi della corsa erano promettenti. Poi c’è stato questo colpo di sfortuna della neutralizzazione, avvenuta nel momento peggiore per noi in quanto entrambe le macchine avevano appena superato l’entrata della corsia dei box e sono state costrette a fare un giro completo dietro la safety-car. La nostra corsa è stata così definitivamente compromessa. Credo che gli episodi legati alla neutralizzazione pongano sul tavolo dei quesiti sul modo di gestire situazioni del genere e le eventuali penalità ad esse legate. Dobbiamo fare in modo che il nostro sport risulti credibile agli occhi degli addetti ai lavori e di chi lo segue, in pista e davanti alla televisione.” Fernando Alonso: “Una corsa rovinata dalla safety-car e da tutto quello che ne è conseguito. Mi dispiace innanzitutto per le migliaia di spettatori che erano qui e che hanno visto come è stata gestita questa situazione. Sono molto amareggiato per quello che è successo oggi. Ero al terzo posto a un metro da Hamilton al momento in cui è entrata in pista la safety-car e, alla bandiera a scacchi, lui era secondo ed io nono, pur avendo fatto esattamente le stesse scelte strategiche. La penalità che gli è stata inflitta è arrivata quando non ha più avuto un effetto reale sul suo piazzamento finale. Dopo questo episodio la gara per me è stata compromessa. Sono rimasto sempre nel traffico e non ho avuto dalle gomme dure quel rendimento che ci aspettavamo: così si spiega anche la difficoltà nel cercare di superare prima Sutil e poi Buemi. Certo, questo è un brutto risultato per noi ma rimango dell’idea che i conti si facciano alla fine, ad Abu Dhabi: gli episodi indipendenti dalla nostra volontà si compensano. Noi dobbiamo continuare a lavorare e a spingere sullo sviluppo della macchina per cercare di essere i più veloci in pista”. Felipe Massa: “Ancora una gara orribile dopo quella del Canada. Eravamo al terzo e al quarto posto con una macchina in grado di farci ottenere un ottimo risultato e invece avete visto tutti com’è finita. Nel giro in cui è successo l’incidente eravamo all’entrata dell’ultima curva e non c’era nulla poi, improvvisamente, è entrata in pista la safety-car e abbiamo visto negli specchietti le macchine dietro di noi che entravano ai box: le nostre chance di lottare per il podio sono andate in fumo in quel momento. Fra noi ed Hamilton la differenza è stata che lui ha commesso un’infrazione e noi no ma la sua penalità è stata assolutamente ininfluente. Penso che siano stati commessi degli sbagli nella gestione di questi episodi. Nel prosieguo della gara, la nostra gara è stata praticamente una lunga processione nel traffico con nessuna possibilità di cambiare le cose. Un vero peccato perché oggi potevamo fare davvero bene”.

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