Spa: nella via di fuga del Raidillon tornerà la ghiaia
La conferma è arrivata dal CEO dell'autodromo Nathalie Maillet, ma non è una conseguenza dell'incidente in cui ha perso la vita Anthoine Hubert, ma una richiesta della FIM per ottenere l'omologazione per la MotoGP.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Il weekend di Spa-Francorchamps è stato segnato dalla tragica scomparsa di Anthoine Hubert, in seguito ad un incidente avvenuto nel corso del secondo giro della Feature Race della Formula 2.
Il pilota francese è andato a sbattere contro le barriere all'esterno del Raidillon per evitare la monoposto di Ralph Boschung, che aveva rallentato in seguito all'incidente di Giuliano Alesi.
A quel punto però la vettura di Hubert è rimbalzata in pista in maniera trasversale rispetto alla pista e Juan Manuel Correa, che arrivava ad alta velocità, per di più con la gomma posteriore destra forata, non ha potuto fare nulla per evitare un impatto che è stato fatale per il 22enne francese.
Per questo si è iniziato subito a discutere della via di fuga in asfalto presente in quel punto, perché il dubbio è che forse la sabbia avrebbe evitato il rientro in pista della vettura di Anthoine.
E questo accorgimento verrà preso dal tracciato delle Ardenne, anche se la motivazione non è legata a quanto accaduto sabato pomeriggio. Come ha spiegato il CEO Nathalie Maillet all'agenzia di stampa Belga, si tratta infatti di uno degli accorgimenti necessari per ottenere l'omologazione FIM con l'aspirazione di ospitare la MotoGP in futuro.
"Al Raidillon non verranno apportato modifiche alla pista. Tuttavia, ciò che è certo è che metteremo la ghiaia nelle vie di fuga. Gli standard di sicurezza per le moto sono più severi. Dunque, si tratta di un aggiornamento pensato per le moto, ma che avrà conseguenze positive anche per le auto" ha spiegato la Maillet.
"Attualmente, stiamo discutendo dove posizionare la ghiaia e con quale livello di profondità. Ma anche se dovrà coprire l'intera lunghezza della curva o meno" ha aggiunto.
Ovviamente, però, ha parlato anche dell'incidente di Hubert, aggiungendo però che prima di trarre delle conclusioni, bisognerà attendere l'esito dell'indagine già aperta da parte della FIA.
"Quello che è successo è stato un fatto molto sfortunato e ci ricorda che non si può azzerare il fattore di rischio. Il circuito ha sempre lavorato a stretto contatto con la FIA per favorire la sicurezza e ora attendiamo i risultati della loro indagine sulle cause esatte dell'incidente".
Una cosa però l'ha voluta mettere in chiaro subito, ovvero che il Gran Premio del Belgio non è a rischio per quanto accaduto nel weekend: "Questo non mette in discussione la presenza della F1 a Spa. Quello che è successo è un incidente. Certo, ne siamo tutti colpiti, e per questo continueremo a sviluppare la pista".
Anthoine Hubert, Arden
Photo by: FIA Formula 2
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