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Intervista

Shovlin: "Stupiti dal vantaggio in qualifica sulla Red Bull"

Andrew Shovlin, responsabile degli ingegneri di pista della Mercedes, ha parlato della ritrovata competitività della W12 grazie agli aggiornamenti portati a Silverstone che hanno funzionato anche in Ungheria.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Valtteri Bottas, Mercedes W12

Steve Etherington / Motorsport Images

La Mercedes è tornata? Guardando alle difficoltà patite in Austria dal team di Brackley sembrava che la squadra diretta da Toto Wolff fosse costretta ad ammirare da spettatrice privilegiata lo stato di forma della Red Bull e di Max Verstappen. Poi qualcosa è cambiato.

A Silverstone il team della Stella ha portato in pista dei piccoli aggiornamenti che hanno trasformato la W12 e le Frecce Nere sono tornate a volare. Certo, sul tracciato di casa il ritorno al successo è stato propiziato dal controverso contatto alla Copse tra Verstappen ed Hamilton, ma sin dalle qualifiche – ed anche in occasione della Sprint Qualifying – era sembrato evidente che la Mercedes fosse riuscita a trovare il bandolo della matassa.

La conferma della “resurrezione” si è avuta in Ungheria. Con temperature decisamente elevate dell’asfalto le W12 di Hamilton e Bottas sono subito state rapidissime, mentre la Red Bull, inaspettatamente, ha faticato più del previsto.

In qualifica Verstappen non è riuscito a far meglio del terzo tempo ed ha dovuto passare il taglio del Q2 con le soft per poi pagare un gap, al termine del Q3, di ben 4 decimi dalla pole firmata Lewis Hamilton.

In gara, poi, l’olandese è stato coinvolto nel crash iniziale provocato da un grave errore di Bottas e non ha potuto fare altro che portare al traguardo la sua vettura estremamente danneggiata in ottava posizione vedendosi però scavalcato da Hamilton in classifica.

Valtteri Bottas, Mercedes W12, Lando Norris, McLaren MCL35M, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, e Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, si scontrano

Valtteri Bottas, Mercedes W12, Lando Norris, McLaren MCL35M, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, e Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, si scontrano

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

L’inglese guida ora la graduatoria con 195 punti, mentre Verstappen segue a quota 187. Nel Costruttori la Mercedes ha ripreso il comando ed adesso occupa il primo posto con 303 punti seguita dalla Red Bull con 291.

Ad analizzare quanto avvenuto lo scorso weekend in Ungheria è intervenuto Andrew Shovlin, responsabile degli ingegneri di pista della Mercedes, che si è detto stupito delle prestazioni ritrovate grazie al nuovo pacchetto aerodinamico introdotto in Gran Bretagna.

“Abbiamo utilizzato lo stesso kit di aggiornamento visto a Silverstone e le prestazioni sono state positive. La macchina si è comportata bene in Ungheria, soprattutto nel far funzionare le gomme. Ad essere onesti siamo rimasti sorpresi soprattutto del margine che abbiamo avuto per la pole”.

Shovlin ha poi sottolineato lo stupore del team nel vedere le W12 decisamente più performanti delle Red Bull su un tracciato, sulla carta, favorevole alle monoposto del team di Milton Keynes.

“Effettivamente sì. Pensavamo che l’Hungaroring fosse un circuito adatto a loro. Siamo sempre preoccupati quando andiamo a correre su un tracciato da alto carico, come ad esempio Monaco. Loro sono riusciti ad eccellere in quell’appuntamento, ma forse qui non sono riusciti a trovare il giusto bilanciamento”.

“Ci ha sorpreso vederli correre con un’ala posteriore di dimensioni ridotte e non sappiamo perché abbiano preso questa decisione”.

Il crash di Bottas

L’argomento Bottas è stato trattato senza particolari remore da Shovlin. Il responsabile degli ingegneri di pista ha sottolineato come la colpa sia tutta da addebitare al finlandese tratto in inganno dall’aderenza precaria causata dall’asfalto bagnato.

“Era dispiaciuto e si è scusato con tutti i piloti coinvolti, ma ha avuto una pessima partenza condizionata dalla pioggia caduta nel giro di formazione che ha ridotto l’aderenza. Quando è arrivato in Curva 1 era dietro Lando ed ha perso downforce. Poi ha sbagliato il punto di frenata ed ha bloccato le ruote, e quando blocchi sul bagnato sei solo un passeggero”.

“Non è nel suo momento migliore, ma non poteva fare altro che scusarsi per quanto accaduto. Avrebbe potuto considerare anche delle attenuanti, ma ha preferito prendersi tutte le colpe”.

La scelte delle intermedie

La gara dell’Hungaroring ha mostrato uno scenario insolito. Quando le operazioni sono riprese, l’unico pilota a schierarsi in pista dopo il giro di formazione è stato Lewis Hamilton, mentre tutti gli altri sono stati richiamati ai box per montare gomme da asciutto.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

L’errore strategico è stato evidente, ed anche Shovlin lo ha ammesso, ma la motivazione della scelta di tenere le intermedie è stata dettata da altri fattori.

“Quando abbiamo lasciato la pitlane stavamo discutendo se fosse il caso di montare le slick perché vedevamo che il tracciato si stava asciugando, ma abbiamo preferito restare sulle intermedie per andare sul sicuro e non rischiare di essere coinvolti in un indicente”.

“Siamo rimasti sorpresi quando abbiamo visto l’intero gruppo dirigersi verso la pitlane, ma bisogna considerare anche il posizionamento del nostro box. Noi occupiamo il primo garage e quando in una situazione del genere entri in pitlane sei costretto ad attendere che passino le altre vetture e poi trovare il varco necessario per uscire. Inoltre, in quella situazione, ci sono stati dei contatti in corsia box”.

“Il vero errore è stato quello di non rientrare subito in griglia con gomme da asciutto, come avrebbero dovuto fare tutti. Abbiamo avuto una facile opportunità di vincere la gara e non l’abbiamo colta, ma abbiamo presa questa decisione tutti insieme ed abbiamo sbagliato insieme. Nessuno è stato incolpato per questo, ma è stato un insegnamento che ci impedirà di ripetere lo stesso errore”.

La rimonta di Lewis

Nonostante sia sprofondato in quattordicesima posizione, Hamilton è riuscito a rimontare sino alla terza (seconda se venisse confermata la squalifica di Vettel ndr.) grazie anche ad una strategia azzeccata del team che ha messo una pezza all’errore iniziale.

Tuttavia, il risultato finale ha lasciato l’amaro in bocca alla Mercedes. Secondo Shovlin, se Lewis fosse riuscito subito a sbarazzarsi di Alonso avrebbe avuto una possibilità di andare a vincere la gara.

“Hamilton aveva il ritmo per vincere facilmente, ma quando rimani bloccato dietro altre vetture allora non vai da nessuna parte. Se Lewis fosse riuscito a superare Fernando più velocemente avrebbe avuto modo di attaccare Sebastian ed Esteban”.

Fernando Alonso, Alpine A521, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Fernando Alonso, Alpine A521, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

“Questo, insieme a Monaco, è il peggior circuito dove perdere delle posizioni e, come detto, tutto si riduce a quanto velocemente riesci a superare perché se rimani bloccato dietro a qualcuno con le gomme fresche tutto inizia ad andare male”.

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