Seidl: "La guida di Ricciardo non adatta alla McLaren"
Andrea Seidl ha affermato come le difficoltà patite da Daniel Ricciardo a Monaco siano dovute ad uno stile di guida richiesto dalla MCL35M che, al momento, è innaturale per l'australiano.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Lo scorso Gran Premio di Monte Carlo è stato uno dei più difficili nella carriera di Daniel Ricciardo. Il pilota australiano ha sofferto nel corso dell’intero weekend ed ha pagato a caro prezzo il duello interno con il compagno di team, venendo anche doppiato da Norris.
Ricciardo non è mai entrato in sintonia con la vettura, soprattutto in frenata, e non è riuscito ad estrarre il massimo potenziale in qualifica non riuscendo ad accedere alla Q3.
Andreas Seidl ha dichiarato come il team inglese stia facendo di tutto per aiutare l’australiano, ma ha sottolineato come il problema principale risieda nel fatto che la MCL35M richieda uno stile di guida particolare.
“Credo che con lui abbiamo fatto degli importanti passi in avanti dall’inizio stagione ad ora, ma per estrarre il massimo dalla nostra vettura serve uno stile di guida speciale che non è naturale per Daniel. Per questo motivo non riesce ad essere efficace”.
“Al momento stiamo semplicemente lavorando insieme come una squadra: manteniamo la calma, analizziamo i dati e continuiamo ad imparare”.
“E’ lui che deve adattarsi alla vettura, ma è consapevole che il potenziale c’è e lui sa che insieme possiamo estrarlo”.
“Allo stesso tempo, però, dobbiamo tutti remare dalla stessa parte e come team dobbiamo aiutarlo per fare in modo che possa trovare quel feeling che gli consenta di andare veloce”.
Dopo il GP di Monaco il pilota australiano ha dichiarato di aver capito come Norris abbia fatto ad andare così bene, ma di aver sofferto nel tentare di imitare quanto fatto dal suo compagno di squadra.
“Dai dati sono emerse delle differenze che hanno evidenziato come Lando fosse molto veloce in alcune curve, ma io non credo di essere in grado di poter fare lo stesso”.
“Forse mi devo ancora abituare alla monoposto, ma sono sicuro che il team controllerà tutto. Ovviamente quando ci si trova così lontani tutto diventa più difficile”.
Ricciardo, però, si è detto anche consapevole dei rischi che potrebbe correre nell’analizzare all’infinito questa situazione ed ha suggerito di voler prendersi qualche giorno di pausa dai problemi.
“Ovviamente voglio continuare a lavorare per migliorare, ma dopo un weekend così deludente, trascorso sempre nelle retrovie, una parte di me vuole staccare per qualche giorno per evitare di fossilizzarsi su questa analisi. Ho già compiuto un errore simile in passato e non voglio ripeterlo”.
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