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Seidl contro Masi: "Non capisco la mancata indagine su Tsunoda"

Andreas Seidl, team principal della McLaren, svela il suo malcontento riguardo la mancata indagine della Direzione Gara del GP d'Azerbaijan nei confronti di Tsunoda dopo l'esposizione della doppia bandiera gialla in seguito all'incidente di Max Verstappen.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lando Norris, McLaren MCL35M

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lando Norris, McLaren MCL35M

Andy Hone / Motorsport Images

Il Gran Premio d'Azerbaijan è finito ormai da diversi giorni, eppure ciò che proseguono nel tempo sono le polemiche. Questa volta a sollevare dubbi sulle decisioni prese dai commissari di gara è stata la mancata penalizzazione di Yuki Tsunoda, reo di non aver rallentato dopo l'esposizione delle bandiere gialle per via dell'incidente di Max Verstappen.

McLaren ha presentato un esposto contro Tsunoda per i fatti descritti poco sopra. L'incidente di Verstappen era stato "protetto" con una doppia bandiera gialla, poi è stato richiesto l'intervento della Safety Car e, infine, con la bandiera rossa.

La regia internazionale ha trasmesso il messaggio radio della McLaren diretto al direttore di gara della F1 Michael Masi, in cui il team si è detto "sorpreso" del fatto che Tsunoda non fosse stato messo sotto indagine.

"Semplicemente, per me, l'intera griglia dovrebbe essere penalizzata per non aver rallentato in regime di doppia bandiera gialla, come da regolamento", ha risposto Masi.

Il team di Woking ha proseguito dicendo che la violazione di Tsunoda era "ovvia ed evidente", ma Masi ha risposto: "Sono tutte ovvie", ma anche che avrebbe discusso della questione con i piloti durante il briefing che precederà il Gran Premio di Francia.

Dopo la gara, Andreas Seidl, team principal della McLaren, ha ritenuto che la regola non avesse bisogno di chiarimenti in quanto era chiaro ciò che i piloti avrebbero dovuto fare e che non comminare alcuna sanzione fosse la decisione sbagliata.

"Dal nostro punto di vista sono accadute cose che per noi non andavano bene. Anche inserendolo nel contesto di ciò che per cui abbiamo ricevuto una penalità, ad esempio dopo le qualifiche di sabato. Ma ancora una volta tutto quello che possiamo fare è segnalare la cosa".

"Se il direttore di gara pensa che non siano necessrie indagini perché tutti stavano andando oltre la regola, cosa con cui non sono assolutamente d'accordo, allora devi chiedere a Michael Masi cosa sta cercando".

Dopo la gara a Seidl è stato chiesto se, a suo avviso, Masi stesse facendo un buon lavoro. La risposta è stata chiara: "In generale siamo molto contenti del lavoro che sta facendo Michael, che è un lavoro molto difficile".

"Ma la cosa più importante da parte nostra è la trasparenza e la coerenza. Di solito abbiamo un buon dialogo con lui. Certo, di tanto in tanto ci sono situazioni che non ci trovano d'accordo. E' normale. Noi siamo dalla parte dei concorrenti, lui della FIA".

"Immagino però che se si guarda indietro, nel momento in cui è subentrato nel ruolo che ricopre ora, penso che abbia fatto un ottimo lavoro", ha concluso Seidl.

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