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Sauber: alla squadra svizzera non basta una sola T-wing e raddoppia!

Sulla C36 ha fatto la sua comparsa una seconda T-wing biplano che è stata montata sopra allo scarico centrale per aumentare il carico aerodinamico, elemento indispensabile per essere competitivi nel Principato.

Sauber C36, dettaglio posteriore

Sauber C36, dettaglio posteriore

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Sauber a Monaco ha portato un importante pacchetto di novità tecniche: se ha destato scalpore il fatto che la Force India, che non ha mai montato la T-wing dall’inizio del campionato, abbia utilizzato nel Principato un profilo triplano, non deve essere passata inosservata nemmeno la scelta che è stata portata avanti dalla squadra elvetica che è arrivata a sommare ben quattro elementi su due T-wing separate, una biplano montata in cima alla pinna del cofano motore e l’altra poco sopra lo scarico centrale.

A differenza della Williams che aveva già proposto dei profili alari in basso molto diversi da quelli in alto, la Sauber ha pensato bene di montare due T-wing in stile McLaren: quella superiore ha una luce maggiore fra i due flap che sono collegati da due elementi curvi, mentre quella inferiore è rettangolare.

Tutto nuovo è anche il diffusore posteriore che dovrebbe generare un incremento di carico: la C36 nelle libere del giovedì non ha mostrato quel salto di qualità che ci si aspettava su una pista dove il motore Ferrari 061 dell’anno scorso, senza aggiornamenti e, quindi, meno potente, avrebbe dovuto penalizzare di meno le prestazioni di Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein che, invece, sono rimasti ai margini della lista dei tempi.

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