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Sainz: "Poca logica dietro al no al test di Abu Dhabi"

Carlos Sainz dice che non è stata spiegata la logica alla base della decisione della FIA di non permettergli di scendere in pista nei test di F1 ad Abu Dhabi della prossima settimana.

Carlos Sainz Jr., McLaren

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Il test era stato originariamente definito dal regolamento sportivo del 2020 come riservato ai piloti giovani, con la FIA che aveva l'ultima parola su chi avrebbe potuto partecipare.

Dopo le pressioni della Renault, il test è stato aperto a tutti i piloti che non hanno corso in Formula 1 nel 2020, con Fernando Alonso che avrà l'opportunità di guidare per il team di Enstone, Sebastien Buemi per la Red Bull e Robert Kubica per l'Alfa Romeo.

Anche Jack Aitken è ritenuto tuttavia idoneo a guidare la Williams, in quanto la FIA definisce "young driver" tutti i piloti che non hanno disputato più di due Gran Premi.

A questo punto, la Ferrari ha spinto affinché il test potesse essere aperto a tutti i piloti, compreso Carlos Sainz, che nel 2021 passerà a difendere i colori della scuderia di Maranello.

Tuttavia, questa settimana è arrivata la conferma che i piloti che hanno corso in questa stagione non saranno ammessi.

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Sainz, che ora probabilmente farà la sua prima esperienza in Ferrari all'inizio dell'anno prossimo, con una vettura vecchia almeno di due stagioni, ha ammesso di non aver capito questa decisione.

"Non mi è stata spiegata alcuna logica", ha detto lo spagnolo. "Perché, prima di tutto, credo che ci sia ben poca logica dietro. E credo che non siano in molti a capire cosa sta succedendo".

"Certo, sono deluso di non poter fare un test, ma devo accettarlo e voltare pagina. Farò in modo di essere il più preparato possibile per il prossimo anno".

"Ma per me, visto che ci sarà solo un giorno e mezzo di test per ogni pilota l'anno prossimo, la cosa più logica sarebbe stata quella di aprire la porta a tutti i piloti che volevano partecipare a quello di Abu Dhabi".

"Soprattutto sapendo che si tratta di un test aperto a due vetture, si poteva dare la possibilità di far salire un titolare almeno su una delle due, visto che l'anno prossimo il telaio sarà lo stesso, facendo anche le prime prove di sicurezza, la posizione di guida giusta, tutte cose importantissime".

"Sono cose che, grazie al test di Abu Dhabi, saremmo stati in grado di risolvere subito, ma purtroppo non sarà possibile. Ovviamente sono deluso, ma non posso cambiare nulla".

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