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Sainz: "Montare il quarto motore non sarà un male!"

Carlos Sainz Jr. pilota della Ferrari, pensa che la quarta power unit lo potrà aiutare nell'ultimo terzo di stagione, pur dovendo partire ultimo al GP di Turchia.

Carlos Sainz Jr, Ferrari

Carlos Sainz Jr, Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr. arriva al Gran Premio di Turchia contento per il recente podio ottenuto al Gran Premio di Russia, a Sochi, ma sa bene che il suo fine settimana non sarà così in discesa. Anzi, tutt'altro.

In questo weekend la Ferrari monterà sulla monoposto numero 55 la quarta power unit. Ciò significa che incorrerà in penalità superando le 3 unità consentite dal regolamento e sarà costretto a partire dall'ultima posizione in griglia di partenza.

Sainz, però, arriva in Turchia felice e motivato dal podio ottenuto a Sochi. Per lo spagnolo il weekend russo è stato forse uno dei migliori da quando corre per la Ferrari. E' stato piuttosto continuo a livello di prestazioni per tutti e tre i giorni in cui è sceso in pista. Poi, alla domenica, ha firmato un'ottima gara, culminata con il bel terzo posto finale.

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"Per noi questo è un momento importante", ha dichiarato Sainz nel corso della conferenza stampa piloti del giovedì. "Credo che in questa seconda parte della stagione era importante ottenere buoni risultati. Le prime tre fare sono state buone, ma nulla di speciale".

"Mi aspettavo di fare un buon passo avanti e il podio ottenuto in Russia conferma che siamo migliorati, che ho capito meglio la macchina. In Russia siamo stati in grado di fare bene nelle libere, nelle qualifiche, ma anche a inizio gara. Sono stato in testa e ho portato a casa un buon podio. Questo mi aiuterà a fare bene nell'ultimo terzo del Mondiale".

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Sainz ha poi affermato che montare la nuova power unit, quella che lo costringerà a pagare una penalità piuttosto salata per questo weekend, non sia necessariamente un male. Ecco perché. 

"Non credo sia poi un male montare il nuovo motore in Turchia. Voglio dire, sto per affrontare il weekend di gara con una nuova power unit che dovrebbe garantirci un po' più di prestazione. Dunque non sono dispiaciuto per quello".

"Ovviamente pagheremo il prezzo di partire ultimi, ma quando parto ultimo posso fare bene, ho sempre fatto bene negli ultimi anni e sono eccitato perché posso concentrarmi solo sul preparare la gara. Questo significa assicurarmi che la macchina sia assettata al meglio per le diverse mescole che useremo e le condizioni che troveremo in gara, con tanta benzina, ecc... Dunque in realtà va tutto bene. Dovremo avere un approccio differente, ma non avremo nulla da perdere. Non avrò nulla da perdere e potrò rischiare di più".

Sainz ha anche parlato del suo rapporto con Leclerc e della lotta interna nel Mondiale Piloti 2021. Sebbene Carlos sia davanti al compagno di squadra, ha affermato che la posizione di quest'anno sia ininfluente. La Ferrari, a oggi, sta combattendo per le posizioni di rincalzo. L'obiettivo è essere pronti e forti per il 2022.

"È ovviamente un buon segno che sono lì o giù di lì. Mi sento ancora come se fossi mezzo passo indietro rispetto a dove vorrei essere, in termini di essere quello che segna punti costantemente e massimizzare le mie possibilità. Ma è un buon segno che ogni volta che c'è stata un'opportunità di podio sono stato anche in grado di afferrarla. Ad essere onesti quest'anno, se c'è un anno in cui non mi importa troppo della posizione in campionato è proprio quest'anno, soprattutto con la Ferrari. Non siamo qui per finire sesti e settimi, siamo qui per ottenere cose più grandi come squadra".

"E credetemi quando dico che né a Charles né a me importa molto se è sesto o settimo. Quello su cui stiamo lavorando duramente è cercare di capire i problemi che abbiamo avuto per esempio a Sochi, e in altre gare per assicurarci che se il prossimo anno saremo in lotta per la testa del campionato, non avremo questi problemi sulla gestione delle gomme o cose del genere. Ma è un buon segno, come ho detto prima, ed è stata una battaglia leale finora, e in realtà mi piace anche condividere i dati con lui, e vedere dove è il più forte e tutto il resto".

 

Inevitabile, poi, parlare dell'asfalto del tracciato turco, che nel 2020 creò ben più di un grattacapo dopo la riasfaltatura e che quest'anno è ancora motivo di diversi punti interrogativi riguardo il grip che offrirà ai piloti nel corso del fine settimana di gara.

"L'anno scorso c'era poca aderenza ed era particolarmente difficile seguire le altre monoposto. Tutto il grip che avevamo era dovuto all'aerodinamica, dunque quando eri dietro a una monoposto era davvero molto difficile starle vicino. In passato la Turchia ha mostrato di essere una pista che, in condizioni normale, permette di sorpassare. Ma penso che tutto dipenderà da come si comporterà l'asfalto quest'anno".

"Tutti ci aspettiamo che il grip sia migliore rispetto all'anno scorso. Sarebbe piuttosto sorprendente trovare le stesse condizioni del 2020, perché l'anno scorso è stato molto difficile capire per quale motivo il grip fosse così basso. A un certo punto in gara eravamo più veloci con le gomme intermedie che con le slick. Ecco perché rimanemmo con quelle gomme".

"Sarà interessante. Tutti si attendono un grip migliore quest'anno. Quanto migliore è una domanda differente. Se il grip dovesse essere simile a quello di Portimao, ovvero non tanto alto ma potrebbe essere divertente. Se sarà come Barcellona e Silverstone sarà piuttosto eccitante perché poi l'usura delle gomme potrebbe essere un problema. Dunque, per interesse personale, mi piacerebbe che le condizioni fossero estreme. Quando si verificano cose del genere possono accadere più cose e potrei avere più opportunità di fare bene", ha concluso Sainz.

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