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Sainz: "L'obiettivo? Vincere un mondiale con la Ferrari"

Ecco la prima intervista che Carlos ha rilasciato da ferrarista: si tratta di una chiacchierata che è stata pubblicata sul tradizionale volume Racing Activities che è appena stato pubblicato. Lo spagnolo è convinto di aver fatto scelta migliore nel venire alla Ferrari ed è pronto a fare la sua parte per riportare il Cavallino dove merita: "Con Charles formiano una coppia giovane, ma non siamo debuttanti e sappiamo cosa significhi guidare una Rossa".

Carlos Sainz Jr., Ferrari SF71H

Carlos Sainz Jr., Ferrari SF71H

Federico Basile / Motorsport Images

Carlos Sainz sembra un ferrarista da sempre. L'emozione di ieri al debutto in pista a Fiorano con la SF71H, ha lasciato oggi il posto a un pragmatismo professionale: lo spagnolo è consapevole di avere in mano una grande chance per puntare in alto in F1 anche se la Ferrariesce da un anno difficile e cercherà di riprendere un posto dove merita.

Il madrileno in due giorni ha completato oltre 150 giri sulla pista del Cavallino, rivelando un ottimo adattamento alle metodologie di lavoro della squadra. Ecco la sua prima intervista da ferrarista per il volume Racing Activities che è appena stato pubblicato. Ve la riportiamo perché evidenzia come Sainz sia già entrato nel DNA della Scuderia.

Cosa significa per te l’arrivo alla Ferrari?
"Quando avevo dieci anni andai al Gran Premio di Spagna a Barcellona ed ebbi la fortuna di incontrare uno dei miei eroi, Michael Schumacher, e di visitare il garage della Ferrari: l’atmosfera era semplicemente unica, non esiste nulla di simile".

"Credo che il modo più facile per descrivere cosa significhi per me essere parte della Scuderia è che si realizza un sogno di quando ero bambino! Detto questo, indossare la tuta rossa e guidare per questa squadra rappresenta molto di più: come pilota è un grande onore e una grande responsabilità che non vedo l’ora di iniziare e vivere".

Si dice che i bambini giochino sempre con le macchinine rosse: è stato così anche per te?
"Verissimo! Avevo molte macchinine giocattolo rosse e anche il mio primo kart era tutto di quel colore. Oggi anche l’emoji che identifica su WhatsApp le macchine da corsa è rosso! Ogni pilota e ogni tifoso sa cosa rappresenta la Scuderia Ferrari e anche se non si è interessati al motorsport o se non piacciono in assoluto le automobili, si riconosce il marchio e si associa il colore rosso alla Ferrari".

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Qual è la tua ambizione come pilota Ferrari?
"Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre in kart avevo due soli obiettivi in mente: diventare un pilota di Formula 1 e vincere il titolo mondiale. Dopo aver ottenuto il primo, tutta la mia energia e i miei sforzi sono indirizzati a cercare di raggiungere il secondo e non c’è un posto migliore della Ferrari per riuscirci. L’ambizione è di aiutare a creare un team vincente, riportare la Scuderia al vertice, dove deve essere, e conquistare il titolo iridato".

Il 2020 è stato un anno difficile per la tua nuova squadra: cosa ti fa pensare che il 2021 possa essere migliore?
"Ogni squadra attraversa dei momenti difficili, fa parte della Formula 1, ma quello che conta è la capacità di reagire. La storia dimostra che i team che in passato hanno vinto sono in grado di tornare a essere competitivi".

"La Scuderia è la squadra più vincente nella storia del nostro sport e ci sono delle valide ragioni per questo: se ce n’è una che sulla griglia può ritornare al vertice, questa è la Ferrari. Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono sicuro che, alla fine, la squadra ritornerà a vincere. Quel che è certo è che farò tutto il possibile per fare in modo che questo tempo sia il più breve possibile!"

Insieme a Charles formerai la coppia di piloti più giovane della Scuderia dal 1968: è uno stimolo o una responsabilità in più?
"
Onestamente, non credo che l’età sia un fattore così rilevante. Semmai è l’esperienza che conta di più in questo sport. Ovvio che più anni hai e più esperienza hai accumulato ma ciò non vuol dire che tu sia necessariamente più veloce: ho solo 26 anni ma ho già alle spalle sei stagioni in Formula 1 e ho guidato per tre squadre prima di arrivare alla Ferrari".

"Charles ne ha 23 ma andrà a cominciare la sua quarta stagione, la terza con la Scuderia: conosce perfettamente la vettura e la realtà di Maranello. Quello che voglio dire è che, pur essendo una coppia così giovane, non siamo più dei debuttanti e comprendiamo bene che cosa significhi guidare per la Ferrari".

"Come ho detto in precedenza, non vedo l’ora di assumermi questa responsabilità in maniera positiva e sono sicuro che, insieme a Charles, sapremo dare alla squadra ulteriore motivazione, passione e voglia di vincere".

Cosa ti senti di dire ai tifosi della Ferrari nella tua prima intervista in rosso?
"A tutti i fan della Rossa e alla squadra voglio garantire il mio totale e assoluto impegno. Condividiamo la stessa passione e possono stare sicuri che farò tutto il meglio per renderli orogliosi".

"Guiderò con tutto il mio cuore in ogni gara e lavorerò duramente lontano dalla pista per aiutare il team a migliorare più velocemente. Sono certo anche che abbiamo in comune l’ambizione di vedere la Ferrari tornare là dove deve essere e, con il loro supporto, sono convinto che ci riusciremo prima. È un grandissimo onore per me gareggiare per i migliori tifosi del mondo e sono impaziente di calarmi nell’abitacolo e correre insieme a tutti loro".

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