Russell spiega cosa ha imparato dal weekend con Mercedes
Il pilota inglese ha spiegato di aver compreso come un pilota moderno debba essere in grado di adattarsi rapidamente a guidare monoposto differenti.

La strana stagione 2020 di Formula 1 ha visto George Russell avere l’opportunità di prendere il posto di Lewis Hamilton al volante della Mercedes W11 in occasione del GP di Sakhir per sostituire il 7 volte campione del mondo positivo al COVID-19.
Russell non ha assolutamente fatto rimpiangere il connazionale e dopo aver sfiorato la pole per meno di 26 millesimi, ha dominato la gara sino ad una pasticciata sosta in regime di safety car che lo ha costretto ad abbandonare le speranze di conquistare il primo successo in carriera.
Nonostante la delusione per una vittoria sfumata soltanto nel finale, Russell ha subito cercato di voltare pagina in occasione dell’ultimo appuntamento stagionale di Abu Dhabi.
Il campione F2 2018 è tornato a vestire i colori della Williams ed al termine della gara ha spiegato cosa ha imparato da quel brillante weekend alla guida della Mercedes W11.
“Credo che la lezione più importante sia stata quella di essere in grado di adattarmi. Lo stile di guida che avevo con la Williams non si è sposato bene con la Mercedes”.
“Quando sono tornato al volante della Williams ho cercato di mettere in pratica alcuni degli insegnamenti che avevo appreso in quel weekend di Sakhir, ma non ci sono riuscito. Questo mi ha convinto che come pilota devi essere di mentalità aperta ed essere in grado di adattarmi a ciò che la vettura può darti”.
“Se un pilota è in grado di guidare in un determinato modo la Mercedes non significa che può fare lo stesso con una Williams e viceversa”.
L’exploit di Sakhir di Russell ha messo l’inglese in una posizione di forza per conquistare un posto in Mercedes nel 2022.
Se si guarda alle scadenze dei contratti di Bottas e dell’inglese, poi, si può notare come entrambi termineranno alla fine del 2021.
Ovviamente Russell dovrà accettare di trascorrere un’altra stagione con la Williams, ma quando gli è stato chiesto cosa dovrà fare quest’anno per meritarsi la chiamata in Mercedes, George ha risposto: “Credo che dovrò continuare con le stesse performance oltre ad avere lo stesso atteggiamento positivo sia con la squadra che all’esterno”.
“Non c’è frustrazione per le scarse prestazioni e cercherò di spingere la Williams il più avanti possibile”:
“So che la Mercedes crede in me, mi hanno dato una opportunità e mi hanno sempre supportato. Adesso tocca a me proseguire nel percorso che ho iniziato”.
George Russell, Williams FW43

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images
George Russell, Williams FW43

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

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George Russell, Williams FW43

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George Russell, Mercedes F1 W11

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George Russell, Mercedes F1 W11, Sergio Perez, Racing Point RP20, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, Charles Leclerc, Ferrari SF1000, and the rest of the field at the start

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George Russell, Mercedes F1 W11

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George Russell, Mercedes F1 W11, Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, e Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

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George Russell, Mercedes F1 W11, Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, e Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20

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George Russell, Mercedes F1 W11, Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

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George Russell, Mercedes F1 W11, Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

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George Russell, Mercedes F1 W11, dettaglio tecnico

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George Russell, Mercedes F1 W11, Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, e Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35

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George Russell, Mercedes-AMG F1 nella sua auto

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George Russell, Mercedes F1 W11

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Scintille dalla vettura di George Russell, Mercedes F1 W11

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Su questo articolo
Serie | Formula 1 |
Piloti | George Russell |
Team | Mercedes , Williams |
Autore | Jonathan Noble |