Russell: "Ferrari affamata di riscatto dopo 2 anni difficili"
Il pilota inglese, che quest'anno sarà compagno di squadra di Hamilton, ha indicato nel team di Maranello una delle squadre da tenere d'occhio dopo due stagioni di sofferenza.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Dopo tre anni di purgatorio in Williams, per George Russell il 2022 sarà l’anno della verità. Il campione 2018 della Formula 2 avrà finalmente la possibilità di disputare l’intera stagione alla guida della Mercedes W13 e dovrà reggere alla pressione di essere allo stesso livello di un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton.
Russell ha già fatto vedere in questi anni di essere un ottimo qualificatore, raggiungendo più volte la Q3 con la Williams, e nell’unica occasione di mettersi alla guida della Mercedes (nel 2020 a Sakhir) ha sfiorato il successo prima che un pasticcio ai box lo facesse retrocedere in nona piazza.
Dopo aver disputato i test di fine stagione al volante della W12, Russell ha parlato della stagione che prenderà il via a marzo in Bahrain ed ha indicato nella Ferrari e nella McLaren due rivali da non sottovalutare e desiderosi di riscatto.
“Un team come la Ferrari, che ha trascorso due anni difficili, sarà affamato. Grazie soprattutto al cambio regolamentare sono certo che torneranno in lotta e lo stesso credo che accadrà anche alla McLaren”.
“Queste squadre hanno tutto per lottare per il successo: infrastrutture, ingegneri di talento e piloti davvero forti”.
George Russell, Mercedes W10
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Secondo il pilota inglese, oltre alla rinnovata sfida tra Mercedes e Red Bull, ci saranno almeno altri tre team in grado di lottare per le vittorie. Per Russell, però, la chiave della stagione dipenderà da quanto le squadre riusciranno a sviluppare le rispettive monoposto in un anno dove la rivoluzione regolamentare ed il budget cap potrebbero fare davvero la differenza.
“Credo che ci saranno cinque squadre in grado di fare qualcosa di speciale il prossimo anno. Bisognerà fare attenzione a non sottovalutare nessuno e la chiave per il successo sarà la capacità di sviluppare la vettura”.
“Non si tratterà di avere la vettura più veloce in occasione dei test o alla prima gara. Tutto dipenderà da chi riuscirà a capire meglio la monoposto e riuscirà a svilupparla nel corso della stagione partendo da ottime fondamenta”.
“Penso che tutti i team faranno grandi progressi dalla prima all’ultima gara della stagione”.
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