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Russell e Mercedes chiudono i test dell'Hungaroring in vetta alla classifica e con il record della pista

Raikkonen porta in seconda posizione la Ferrari, ma spreca il giro buono con le Hypersoft che lo avrebbe portato a chiudere davanti a tutti. Bene ancora Giovinazzi: 4° con l'Alfa Romeo Sauber. Red Bull e Williams hanno lavorato sul 2019.

George Russell, Mercedes-AMG F1 W09

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Al miglior tempo nella prima giornata di test collettivi all'Hungaroring fatto segnare ieri dalla Ferrari con Antonio Giovinazzi al volante ha risposto puntualmente oggi la Mercedes, grazie a George Russell il quale è stato in grado di firmare il nuovo record della pista (anche se non ufficiale, perché il tempo è stato ottenuto in un test) e precedere la Rossa di Kimi Raikkonen per appena 74 millesimi di secondo.

Il pilota britannico ha ottenuto il crono di 1'15"575 con un set di gomme Hypersoft. Questo gli è bastato per chiudere l'ultima giornata di prove magiara davanti a tutti pur essendo un pilota - uno dei più promettenti - di Formula 2.

La Mercedes ha continuato a lavorare sull'ala anteriore che quasi certamente sarà impiegata a Spa-Francorchamps e a Monza, due delle piste più veloci dell'intero Mondiale 2018 di Formula 1. Nel frattempo Russell si è tolto lo sfizio di mettersi dietro il campione del mondo 2007 Raikkonen.

Il finlandese della Ferrari ha avuto l'opportunità di chiudere la giornata in vetta, ma proprio quando ha montato un set di gomme Hypersoft ha rovinato il suo giro lanciato compiendo piccoli errori in tutti i settori. Per questo ha dovuto rilanciarsi e fare il tempo nel secondo giro di simulazione Qualifica.

Questo lo ha fatto migliorare di 2 decimi rispetto al suo riferimento precedente (davvero ottimo se consideriamo che Kimi lo ha fatto con gomme Soft!), ma che non è bastato per piazzare una Ferrari davanti a tutti anche nella giornata odierna. La Ferrari ha continuato a fare prove aerodinamiche con una nuova ala in vista delle prossime due gare della stagione, ossia Spa e Monza.

Kimi è stato il pilota più attivo in pista con i suoi 131 passaggi sul traguardo, ma lo stesso numero di giri è stato effettuato da Jake Dennis, che oggi ha preso il posto di Daniel Ricciardo al volante della Red Bull RB14. Il pilota britannico ha ottenuto dunque il terzo tempo sfruttando un set di gomme Hypersoft, ma il suo gap dalla Mercedes W09 e dalla Ferrari SF71H è considerevole: 1"4.

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Il team di Milton Keynes ha proseguito oggi nella valutazione dell'ala anteriore con caratteristiche 2019. Ieri Antonio Giovinazzi è stato il mattatore del primo giorno di test ungheresi firmando il miglior tempo al volante della Ferrari e mettendosi in mostra agli occhi di tutti, ma oggi non è stato da meno.

Il pilota italiano ha girato al volante della Alfa Romeo Sauber C37 ereditata da Marcus Ericsson e l'ha portata in quarta posizione sfruttando bene un set di gomme Hypersoft. Giovinazzi ha fermato il cronometro in 1'17"558, risultando 8 decimi più veloce del miglior tempo ottenuto da Leclerc nel fine settimana di gara (ma con gomme Ultrasoft) e del tempo con cui Ericsson ha colto il secondo tempo nella giornata di ieri con gomme Hypersoft (1'18"155).

Nikita Mazepin ha provocato le uniche due bandiere rosse di giornata. La prima è arrivata nel corso della mattinata quando ha dovuto parcheggiare la sua Force India VJM11 alla Curva 11 a causa di un guasto tecnico. La seconda è invece arrivata nel pomeriggio sempre a causa di un problema sulla monoposto nata a Silverstone, ma questa volta il russo è stato costretto a parcheggiarla in uscita alla penultima curva del tracciato ungherese. Nikita si è poi rifatto negli ultimi minuti, quando ha montato un set di Hypersoft e si è arrampicato sino alla quinta piazza, a 2 decimi dal tempo di Giovinazzi.

La Williams ha continuato a fare valutazioni aerodinamiche sull'ala anteriore 2019 anche oggi, sfruttando tutta l'esperienza e il talento di Robert Kubica. Il polacco ha svolto un lavoro legato all'aerodinamica sulla FW41 nel primo mattino e nel corso del pomeriggio, mentre poco prima della pausa pranzo ha potuto montare un'ala 2018 e un set di Ultrasoft, centrando il sesto tempo e facendo meglio di circa 2 decimi di secondo rispetto al miglior tempo fatto segnare dai piloti titolari di Grove nel corso del fine settimana di gara.

Questa volta invece Lando Norris non è riuscito a rimanere all'interno della Top 5 con la McLaren MCL33, ma è stato l'unico pilota a non provare le Hypersoft. Il suo miglior tempo è stato ottenuto con gomme Soft e nel corso della giornata ha fatto prove aerodinamiche nella zona centrale della monoposto. Sui bargeboard è stato cosparso il flow-viz per studiare i flussi provenienti dalla zona anteriore della monoposto di Woking.

Il colpo di reni finale di Artem Markelov fatto con gomme Hypersoft non gli ha comunque permesso di arrampicarsi nelle zone nobili della classifica. Il russo, oggi al volante della Renault R.S.18, si è dovuto accontentare dell'ottava piazza davanti alle Toro Rosso. Oggi a svolgere il lavoro per il team di faenza è stato Sean Gelael, mentre Pierre Gasly e Brendon Hartley - che hanno cchiuso la classifica con tempi poco significativi - hanno lavorato in esclusiva per la Pirelli.

Test Hungaroring, Giorno 2 - Classifica finale

Pos.  Naz. Pilota Team Vettura Tempo Distacco  Giri Gomme 
1 Russell Mercedes W09 1:15.575   116 Hypersoft  
2 Räikkönen Ferrari SF71H 1:15.649 +0.074 131 Hypersoft  
3 Dennis Red Bull Racing RB14 1:17.012 +1.437 131 Hypersoft  
4 Giovinazzi Sauber C37 1:17.558 +1.983 120 Hypersoft  
5 Mazepin Force India VJM11 1:17.748 +2.173 51 Hypersoft  
6 Kubica Williams FW41 1:18.451 +2.876 103 Ultrasoft  
7 Norris McLaren MCL33 1:18.472 +2.897 73 Soft  
8 Markelov Renault RS18 1:18.496 +2.921 108 Hypersoft  
9 Gelael Toro Rosso STR13 1:19.046 +3.471 122 Hypersoft  
10 Gasly Toro Rosso STR13 1:19.790 +4.215 75 -  
11 Hartley Toro Rosso STR13 1:20.221 +4.646 67 -  

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