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Brawn: "La casualità non deve avere troppo impatto"

Il team principal della Mercedes vorrebbe tornare a vedere una F1 con valori più chiari

Brawn:
La Formula 1 fino ad ora ha regalato una delle stagioni più eccitanti degli ultimi due decenni. Nelle prime undici gare ci sono stati ben sette vincitori differenti e la corsa al titolo sembra più aperta che mai. Secondo Ross Brawn però la casualità ha rivestito un ruolo importante in questa prima parte del campionato, per questo il team principal della Mercedes spera che con la ripartenza di Spa-Francorchamps possano emergere dei valori più chiari. "Per il bene della Formula 1 dobbiamo fare in modo che il fattore casuale non abbia troppo impatto. Quest'anno abbiamo avuto parecchi fattori casuali che hanno reso le gare piuttosto eccitanti, ma credo che questa eccitazione alla lunga svanirà se la casualità continuerà a fare da padrona" ha detto ad Autosport. "Credo di aver trovato una buona analogia con la pesca qualche giorno fa: un pescatore alle prime armi può subito arrivare e catturare un pesce enorme, perchè la casualità conta molto in questo sport. Ma è quello che lo rende divertente per chi lo pratica, ma non per gli spettatori" ha aggiunto. "Non possiamo permettere che il motorsport diventi così, senza capire almeno in minima parte chi andrà a vincere. Oppure lavorando duramente per sviluppare una vettura, che poi magari non si adatta alle condizioni del weekend e non riesce ad essere competitiva. Questo non è quello che vogliamo" ha proseguito. Uno dei fattori che ha reso così complicato stabilire dei valori in campo certi è stata la gestione delle gomme, che su certe piste sembravano ad adattarsi ad alcune monoposto, ribaltando completamente i valori su altre. Secondo Brawn però le squadre stanno facendo dei passi avanti anche da questo punto di vista. "La situazione sta piano piano migliorando, anche se ogni tanto capitano ancora delle cose strane: per esempio un weekend può capitare di vedere Webber dominare e quello dopo poi lo ritrovi ad arrancare, magari con Vettel davanti. Situazioni che sono difficili da comprendere" ha argomentato. "Io credo che debbano esserci uno o al massimo due team di riferimento, che possano fare anche da stimolo a tutti gli altri, che devono lavorare per provare a batterli. In caso contrario diventa tutto troppo casuale e in ogni gara ti puoi ritrovare una sorpresa. Vogliamo vedere i primi due del Mondiale che lottano sempre al vertice, non al centro del gruppo perchè la loro monoposto non riesce a far funzionare le gomme su una certa pista" ha concluso.

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