Rosberg: "Non batti la Mercedes se non sei perfetto: la Ferrari non ha saputo esserlo"
In un'intervista sulla Gazzetta dello Sport, l'ex campione del mondo ha parlato del calo della Ferrari, riconoscendo però che anche gli errori di Vettel hanno pesato. E' orgoglioso di essere l'unico ad aver battuto Hamilton in era ibrida, ma non ditegli che aveva la macchina giusta: "Anche Seb l'aveva...".
Nico Rosberg
Sutton Motorsport Images
Domenica, ad Austin, Lewis Hamilton si giocherà il primo match point per diventare cinque volte campione del mondo di Formula 1 ed entrare nella leggenda, andando ad eguagliare i titoli di Juan Manuel Fangio.
Da quando il Circus è entrato nella sua era ibrida, solo uno è riuscito a battere il pilota britannico. Quel Nico Rosberg che ha deciso di andarsene da campione, appendendo il casco al chiodo alla fine del 2016, proprio dopo aver vinto il duello interno alla Mercedes con Lewis.
Il figlio d'arte, che continua comunque a seguire il Circus in maniera attiva come opinionista, non ha nascosto il suo orgoglio quando la cosa gli è stata fatto notare che è lui l'unico ad aver battuto Hamilton dopo il 2014 durante un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: "E' un onore" ha detto Nico.
Certo, lui aveva a disposizione una Mercedes, quindi la macchina giusta per giocarsela ad armi pari, ma qui il tedesco ha riservato una stoccata a Sebastian Vettel: "Beh, anche Vettel quest'anno l'aveva..."
In effetti, la Ferrari è addirittura parsa la vettura di riferimento fino ad un certo punto della stagione, ma poi la Mercedes ha decisamente cambiato marcia e non c'è stato più nulla da fare per gli uomini della Rossa. Una cosa che in realtà non sembra aver stupito troppo Rosberg.
"Il fatto è che la Mercedes è una macchina da guerra. Intendo tutto il pacchetto: l'auto e Lewis Hamilton. Alla lunga il suo ritmo diventa terribile, per batterla bisogna essere perfetti, e la Ferrari non ha saputo esserlo. Ma in fondo non è nemmeno così strano. Alla Mercedes la squadra è più o meno sempre la stessa da 5 anni, alla Ferrari ci sono stati tanti cambiamenti. Per fare il massimo serve tempo".
E' vero però che sul distacco attuale, di ben 67 punti, pesano anche i tanti errori che ha commesso Vettel nel corso di quest'anno. Secondo Nico, la pressione di essere quello che deve riportare il titolo a Maranello può aver avuto un certo peso in questo caso.
"In effetti gli episodi sono stati quattro o cinque, e non so se sia stata solo quella la questione, ma mi pare che la pressione un ruolo lo abbia avuto. Però non è che dobbiamo stupirci: il suo ruolo, alla Ferrari, è senza dubbio quello in cui la pressione è più alta che in qualsiasi altra squadra".
Chi invece non ha commesso la minima sbavatura è stato proprio Hamilton, che potrebbe avere la chance concreta di provare ad eguagliare il record di sette Mondiali di Michael Schumacher nei prossimi anni.
"Non sarebbe giusto dire che stupisce, è stato grande perché praticamente non ha mai sbagliato. Penso che questo titolo gli potrebbe dare la spinta giusta, la motivazione per provare ad eguagliare il record di sette Mondiali di Schumacher. O magari anche a batterlo".
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