Rosberg: "Io futuro boss di un team? Non dico di no. E' possibile"

Il Mondiale 2017 di Formula 1 è ormai alle porte e scatterà con una certezza: al via non ci sarà il campione del mondo in carica, ovvero Nico Rosberg. Il tedesco si è ritirato lo scorso dicembre, provocando stupore e sgomento sia nel team Mercedes che nell'intero Circus iridato.

Tra poco più di una settimana andrà in scena la prima gara della stagione, che si disputerà a Melbourne, in Australia. Rosberg seguirà sì la corsa, ma non lo farà dal solito abitacolo di una monoposto, bensì dal divano di casa. "Penso che sarà strano guardare la prima gara di Formula 1 dell'anno dalla TV. Sono ancora un grande appassionato del Circus iridato".

Nico ha rilasciato un'intervista a Sport Bild in cui ha parlato dei suoi progetti a breve termine e di quanto la sua vita sia ora più rilassata dopo aver perso tutte le tensioni accumulate dalla pressione che aveva sulle spalle quando correva in F.1.

"Ora non faccio una cosa specifica. Sto cercando nuove strade e sono rilassato. E' una cosa positiva. Una cosa è certa: voglio rimanere nell'ambiente delle corse e lavorare al suo interno, qualunque categoria sia. Non sarei mai tornato come pilota, in nessun modo".

"Sono grato a questo sport anche se mi sono ritirato. Ho seguito il mio cuore e sono totalmente felice di chiudere la mia storia in F.1 dopo aver centrato la vittoria del titolo mondiale. Ho ottenuto tutto quello che volevo. Ora la mia nuova vita sarà una grande sfida. Voglio che sia un successo. Ora posso decidere quello che voglio fare".

Rosberg ha confermato quanto la vita di un pilota di F.1 fosse (e sia) logorante dal punto di vista mentale e fisico. Tutte le attenzioni devono essere poste sul Mondiale se si vuole provare a vincere. "A volte con 20 o più Gran Premi all'anno ci si sente come criceti sulla classica ruota. Ma la F.1 è sicuramente la ruota per criceti migliore al mondo!"

"Ero un pilota appassionato e la mia carriera mi è piaciuta. Ma se si desidera battere tutti e diventare campioni del mondo bisogna scendere ad alcuni compromessi e devi fare della F.1 la priorità assoluta. E ora posso dire: ne è valsa la pena".

Per concludere, Rosberg ha parlato di un suo possibile impiego nel Motorsport. A lui non dispiacerebbe diventare boss di un team, ma anche lavorare con alcuni piloti per aiutarli a far progredire la loro carriera.

"Tornare come boss di un team? Non dico di no. E' possibile. Comunque al momento sto lavorando su progetti sociali per aiutare bambini e persone meno agiate. Voglio dare qualcosa indietro di quello che ho ricevuto in questi anni. Questo significa molto per me. Cerco un progetto a cui possa dedicare il cuore. Ci sono varie possibilità. Una di queste potrebbe essere aiutare altri piloti ad avere successo. Magari come consigliere o come manager".

Informazioni aggiuntive di Stefan Ehlen