Rimpasto Ferrari: ecco chi esce e chi entra nella Gestione Sportiva
Diego Ioverno non sarà più al muretto dei box come ds Ferrari, mentre David Greenwood, ingegnere di pista di Raikkonen, tornerà alla Manor per seguire il programma WEC. Dalla Toro Rosso arriva in FDA Marco Matassa, o andrà al fianco di Kimi?
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
La Ferrari cambia pelle. In pista come a casa. Nel silenzio dell’inverno, mentre la 669 prende forma nella Gestione Sportiva, alcune pedine della squadra diretta da Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto sono destinate a modificare ruolo e sistemazione.
Ioverno lascia il muretto
Lascia il muretto dei box Diego Ioverno: dopo poco più di un anno nel ruolo di direttore sportivo, funzione che aveva aggiunto a quella che già da anni ricopriva di responsabile dell’assemblaggio del veicolo e delle operazioni di pista, non seguirà più la squadra del Cavallino sui campi di gara perché sarà destinato ad un altro ruolo all’interno del Reparto Corse, sempreché non voglia cambiare aria per dare il via a una nuova esperienza professionale.
Si dice che una parte delle funzioni di Diego potrebbero essere assunte da Jo Clear, il tecnico britannico che è a capo degli ingegneri in pista e che sarebbe destinato a tenere i contatti con la direzione gara (Charlie Whiting e il collegio dei commissari sportivi), mentre gli altri compiti potrebbero essere ridistribuiti fra le figure presenti nel paddock in funzione di una piccola ristrutturazione dei ruoli che è ancora in atto.
Diego, un aziendalista molto stimato, potrebbe assumere più responsabilità all'interno della GeS, ma potrebbe avere anche valide alternative al di fuori della Ferrari.
Greenwood torna alla Manor
L’altra uscita è quella di Dave Greenwood. Il rubicondo ingegnere di pista di Kimi Raikkonen è intenzionato a tornare alla Manor, per seguire il programma nel WEC della squadra con la Ginetta nella Classe dei privati in LMP1.
Non è ancora chiaro chi potrebbe prendere il posto dell’ingegnere di Oxford al fianco di “Iceman”, ma vale la pena segnalare che Marco Matassa, apprezzato ingegnere di pista della Toro Rosso, ha deciso di lasciare la squadra di Faenza per il Cavallino rampante.
Matassa arriva dalla Toro Rosso
La destinazione del tecnico modenese sarebbe nell’ambito dell’FDA, alla corte di Massimo Rivola, visto che si è fatto una grande esperienza nell’allevare i giovani piloti, ma non è affatto da escludere che possa essere “girato” al posto di Greenwood ora che quella posizione si è liberata.
Per quanto riguarda l’area dei motoristi non c’è stato solo l’arrivo di Corrado Iotti a capo del progetto del propulsore termico, visto che dall’area GT si è registrato l’arrivo di Guido Di Paola e Lucio Calogero.
Di Paola e Calogero dal GT con Iotti
Per Di Paola si tratta di un ritorno, visto che era stato il capo progetto del 6 cilindri siglato 059/3, l’unità nata sotto la gestione di Luca Marmorini che scatenò all’epoca violentissime polemiche per la carenza di potenza, visto che non si capì mai se il propulsore era rimasto “soffocato” da scelte di progetto dei telaisti troppo estreme che penalizzarono le prestazioni o se il 6 cilindri era semplicemente sbagliato.
Di Paola affiancherà Enrico Gualtieri: i due avranno il compito di dare impulso alla power unit 2018 dopo la “bocciatura” a inizio estate del motore di Lorenzo Sassi, il chief designer che ha subito trovato una nuova sistemazione alla Mercedes a Brixworth.
A Maranello sono sicuri di non aver bisogno di rinforzi esterni e, specie per le questioni legate alla durata dei motori, possono fare affidamento sugli uomini dell'area Gran Turismo, confermando le parole di Maurizio Arrivabene nel pranzo di Natale che i passaggi da una parte all'altra della stessa azienda non devono essere considerati un fatto straordinario, ma
È facile prevedere che la Ferrari inizi i test invernali con scelte “prudenti” in funzione dell’affidabilità (ogni unità dovrà durare 7 GP!) per poi cercare le prestazioni prima dell’avvio del mondiale in Australia…
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