Rigettato il reclamo Red Bull contro il DAS Mercedes
Secondo i commissari il sistema Mercedes fa parte del sistema di sterzo della W11, quindi non ha influenza su sospensioni ed aerodinamica.
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 EQ Performance
Andy Hone / Motorsport Images
Il collegio dei Commissari Sportivi del Gran Premio d’Austria ha respinto nella tarda serata di ieri il reclamo presentato dalla Red Bull contro il sistema DAS utilizzato dalla Mercedes, che secondo la squadra austriaca viola gli articoli 3.8 e 10.2.3 del regolamento tecnico.
La Red Bull ha sostenuto che la possibilità di variare la convergenza in marcia comporta la variazione di alcune parti aerodinamiche in movimento, un’alterazione espressamente vietata dal regolamento, come recita l’articolo 3.8.
Nel reclamo è stato contestato anche l’articolo 10.2.3, che recita quanto segue: “Non è possibile effettuare alcuna regolazione su alcun sistema di sospensione mentre l'auto è in movimento”. Secondo la Red Bull le ruote possono essere considerate parte del sistema di sospensioni, e se così fosse il DAS dovrebbe essere dichiarato illegale.
La difesa della Mercedes (rappresentata in videoconferenza da James Allison, Ron Meadows, John Owen e Andrew Shovlin) presentata al rappresentante del dipartimento tecnico della FIA (Nicholas Tombazis) si è basata su due punti: il DAS non è un sistema di sospensione e fa parte dell’impianto sterzante.
Dopo aver ascoltato le parti in causa, il collegio dei Commissari Sportivi ha prodotto una lunga documentazione nella quale confermano che: “Il sistema DAS non fa parte della sospensione, né si può ritenere che possa influire in modo illegittimo sul comportamento della sospensione stessa.
Pertanto, i Commissari considerano il sistema DAS una parte legittima del sistema di sterzo, che soddisfa le normative pertinenti in materia di sospensioni e influenza aerodinamica”. Il reclamo è stato così rigettato poiché “non fondato”.
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