Ricciardo espugna il GP di Monaco, Vettel secondo si accontenta
L'australiano centra la seconda vittoria stagionale con la Red Bull tenendo a bada la Ferrari del tedesco sempre alle calcagna, ma mai in grado di portare un attacco. Hamilton terzo contiene i danni davanti a Raikkonen e Bottas.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Daniel Ricciardo quando ha sentito che la power unit Tag Heuer (Renault) ha avuto un improvviso calo di potenza deve aver pensato al 2016 quando ha visto svanire una vittoria quasi certa per la mancanza di una gomma al pit stop, come se l'australiano avesse un conto in sospeso con Monte Carlo. E, invece, al 135 GP della sua carriera, Daniel si porta a casa la coppa del Principe con pieno merito, avendo condotto la gara in testa dalla pole position con la Red Bull.
Ricciardo il successo l'ha messo in cassaforte alla partenza quando è riuscito a sorprendere la Ferrari di Vettel che ci ha provato a dare fastidio alla RB14, ma Daniel è stato bravo a non concedere spazio al tedesco, per cui si è messo in testa a un gruppo che è rimasto nelle posizioni del via dopo una corsa vissuta su filo dei decimi, ma decisamente poco eccitante, se non fosse stato per la tamponata alla chicane del Porto di Charles Leclerc a Brendon Hartley al 72esimo giro, dopo che il monegasco era rimasto senza freni.
Daniel centra il secondo successo stagionale dopo la Cina e il settimo della carriera: l'australiano ha rivelato di essere molto veloce, ma anche molto maturo nel gestire una RB14 che non poteva certo esprimere quello che era tutto il suo potenziale di telaio. Avrebbe meritato anche il giro più veloce, ma se l'è preso Max Verstappen che nel finale ha montato le gomme hypersoft per completare la sua (difficile) rimonta al nono posto dall'ultima fila, dopo il clamoroso errore nelle prove libere di sabato mattina, quando il crash alla Piscina (con danneggiamento del cambio) gli ha impedito di prendere parte alle qualifiche.
La Red Bull ha dimostrato nel Principato di essere in assoluto la vettura da battere: Ricciardo capitalizza una bellissima vittoria che lo proietta verso il rinnovo del contratto con i "bibitari", previo un congruo aumento di stipendio, mentre Max Verstappen può rosicare per aver messo in saccoccia solo due punticini e il giro più veloce.
Sebastian Vettel, dopo aver provato a mettere pressione all'australiano arrivando più volte a vedere molto da vicino l'avversario, ha desistito nel finale pensando che era meglio evitare qualsiasi guaio dal momento che dopo la VSC le gomme non sono più andate in temperatura, guadagnando qualche punto prezioso su Lewis Hamilton che è finito alle sue spalle.
Ora il tedesco si trova a 14 punti dal leader del mondiale, ma soprattutto potrà abbandonare il motore 1 per passare in Canada alla versione 2 che disporrà di una nuova testata più affidabile e anche più prestazionale.
Insomma Seb ha raccolto il massimo in un appuntamento nel quale le Red Bull ne aveva davvero di più: il rischio affidabilità poteva costare caro e, invece, il 6 cilindri di Maranello ha fatto il suo dovere appieno, per cui la squadra del Cavallino lascia il Principato consapevole di essersi tolta dalle spalle anche l'accusa infamante di aver barato con la batteria. La FIA ha riconosciuto la piena legalità della Rossa, chiudendo una fase da "caccia alle streghe".
Insomma, anche senza una vittoria, quella di Monte Carlo potrebbe essere una svolta per la Ferrari che recupera anche cinque punti nel mondiale Costruttori sulla Mercedes che conduce comunque con 22 punti di margine. Kimi Raikkonen non è riuscito ad attaccare il podio di Lewis Hamilton, ma anzi ha dovuto difendersi dal ritorno di Valtteri Bottas che ha provato a montare le Supersoft nel secondo stint di gara, nel tentativo di sparigliare le carte.
L'operazione della Mercedes di chiudere il finlandese della Ferrari in una morsa non è riuscita, anche se a un certo punto Lewis aveva dato la sensazione di fare un po' da tappo per far riavvicinare il compagno di squadra.
Lewis Hamilton è salito sul podio e il terzo gradino è stato il massimo che potesse sperare in una trasferta ostica per la Mercedes, non sofferente come l'anno scorso per il suo passo troppo lungo, ma certamente in difficoltà. L'inglese temeva il degrado delle gomme ed è stato bravo a evitare un consumo che lo avrebbe costretto ad una seconda sosta.
Ottima la prestazione di Esteban Ocon con la Force India: il francese non ha sbagliato nulla e raccoglie punti pesanti per una squadra che quanto prima dovrà cambiare padrone. Esteban, una volta tanto, non ha fatto la solita gara contro il suo "gemello" Sergio Perez, finito solo12esimo.
Molto consistente anche la prestazione di Pierre Gasly che ha portato la Toro Rosso al settimo posto: il transalpino ha costruito la prestazione sapendo gestire le gomme hypersoft fino al 37esimo giro, senza mostrare mai un crollo nelle prestazioni. Poi è stato bravissimo a lottare per la posizione: è riuscito a infilare la McLaren di Alonso poco prima che lo spagnolo fosse costretto a parcheggiare la MCL33 con il cambio ko, mentre Stoffel Vandoorne è precipitato al 14esimo posto, doppiato, per l'esigenza di fare una seconda sosta. Comunque la si giri, la McLaren è la terza forza fra i motorizzati Renault.
Nel finale Nico Hulkenberg ha saputo arcignamente difendere l'ottava piazza dall'attacco di Max Varstappen, mentre entrambi erano con gomme hypersoft, mentre Carlos Sainz ha completato la top ten con la seconda Renault, dopo aver fatto scappare via il compagno di squadra dal momentp che disponeva solo delle ultrasoft.
L'unico spavento è venuto dall'incidente di Charles Leclerc: il monegasco è rimasto senza freni alla staccata della chicane del Porto e con la Sauber C37 ha cercato di spostarsi al limite destro della pista per non centrare in pieno il retrotreno della Toro Rosso di Brandon Hartley.
L'impatto è stato violento, ma la C37 è riuscita a scaricare la velocità prendendo la via di fuga della chicane. Il neozelandese è stato costretto a rientrare ai box con l'ala posteriore completamente divelta, mentre stava facendo una gara migliore delle precedenti. In pista non si è vista la Safety Car, dal momento che è bastata la VSC per ripulire la pista dai detriti, visto che non c'erano macchine danneggiate in traiettoria.
Male le Haas mai competitive con Kevin Magnussen 13esimo e ultimo a giiri pieni, mentre Romain Grosjean ha chiuso doppiato e 15esimo. Peggio le Williams che ne hanno fatte di tutti i colori, rimediando una serie di penalità che non è degna di una squadra come quella di Grove che ha una solida reputazione. Sergey Sirotkin si è visto appioppare 10 secondi di penalità perché non gli era stata montata una gomma ai 3 minuti prima del via.
Nella sosta in cui il russo stava scaricando la penalità, un meccanico ha pensato bene di raffreddare una bocca dei radiatori con un ventolino: operazione vietata nei 10 secondi di penalità per cui Sergey si è dovuto accollare una seconda sosta di 10 secondi, prima di accumulare un terzo provvedimento per essere uscito dalla pit lane senza rispettare il limite di velocità.
Una domenica da dimenticare anche per Lance Stroll che ha tamponato con l'anteriore sinistra la Sauber di Ericsson rimettendoci muso e gomma. E' finito nel traffico dopo la riparazione, facendo da chicane mobile quando arrivavano i primi. Correttamente, per non ostacolarli, si è spesso fermato di lato...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 78 | - | 1 | 25 | |||||
2 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 78 | 7.336 | 7.336 | 7.336 | 1 | 18 | |||
3 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 78 | 17.013 | 17.013 | 9.677 | 1 | 15 | |||
4 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 78 | 18.127 | 18.127 | 1.114 | 1 | 12 | |||
5 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 78 | 18.822 | 18.822 | 0.695 | 1 | 10 | |||
6 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 78 | 23.667 | 23.667 | 4.845 | 1 | 8 | |||
7 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 78 | 24.331 | 24.331 | 0.664 | 1 | 6 | |||
8 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 78 | 24.839 | 24.839 | 0.508 | 1 | 4 | |||
9 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 78 | 25.317 | 25.317 | 0.478 | 1 | 2 | |||
10 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 78 | 1'09.013 | 1'09.013 | 43.696 | 1 | 1 | |||
11 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 78 | 1'09.864 | 1'09.864 | 0.851 | 1 | ||||
12 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 78 | 1'10.461 | 1'10.461 | 0.597 | 1 | ||||
13 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 78 | 1'14.823 | 1'14.823 | 4.362 | 1 | ||||
14 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 77 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 2 | ||||
15 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 77 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
16 | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 77 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 3 | ||||
17 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 76 | 2 laps | 2 giri | 1 giro | 3 | ||||
dnf | 16 | Charles Leclerc | Sauber | Ferrari | 70 | 8 laps | 8 giri | 6 giri | 1 | Collision | |||
dnf | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 70 | 8 laps | 8 giri | 0.000 | 2 | Collision | |||
dnf | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Renault | 52 | 26 laps | 26 giri | 18 giri | 1 | Gearbox |
Laps Led | Pilota |
---|---|
1 - 78 | Daniel Ricciardo |
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