Ricciardo boccia la strategia social della F1: "Sono idioti!"
Il pilota australiano ha criticato duramente la strategia social scelta dalla Formula 1 di puntare sugli incidenti di gara per spettacolarizzare la serie ed attrarre un bacino d'utenza più ampio.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Che Daniel Ricciardo sia uno dei piloti più amati del paddock è cosa nota, ma il portacolori della McLaren è anche uno dei più diretti quando si tratta di lanciare messaggi chiari.
Già lo scorso anno, in occasione del GP del Bahrain, il pilota australiano si era scagliato contro la FOM per i numerosi replay dell’incidente di Grosjean mandati in onda in continuazione durante l’interruzione della gara ed apparsi senza sosta nei monitor dei box.
Daniel è tornato sull’argomento in occasione di una intervista rilasciata al magazine britannico Square Mile.
“Credo che lo scorso anno la Formula 1 abbia messo sui propri canali social un video con i 10 momenti top della stagione, ed otto di questi erano incidenti”.
“La prima cosa che è pensato è che sono stati dei fottuti idioti. Forse un ragazzino di 12 anni vuole vedere questo genere di contenuti, ma noi non siamo dei ragazzini. Sono certo che possono fare meglio di così”.
Il pilota della McLaren ha poi parlato della serie Drive to Survive, dichiarando come gli sceneggiatori abbiano cercato di calcare eccessivamente la mano con la trame nelle ultime due stagioni.
“Penso che la prima stagione di Drive to Survive sia stata fantastica. L’ho guardata quando ho passato un po' di tempo negli Stati Uniti, tra un viaggio e l’altro, ed ho notato che la gente iniziava a riconoscermi per strada e ad associarmi a quella serie televisiva”.
“Sicuramente è stato un ottimo boost per noi e per lo sport, ma la seconda stagione non mi ha convinto. Ci sono stati alcuni episodi che sono stati un po' forzati”.
“Hanno cercato di creare una rivalità tra me e Carlos che oggettivamente non c’era. Più che altro noi siamo rivali come lo siamo con tutti gli altri. Non c’era alcun rancore con lui, ma hanno voluto calcare la mano su questo aspetto…”.
“Probabilmente ci sono altri ragazzi che non mi piacciono a differenza di Carlos. Voglio dire, si veste come un sessantenne, ma per il resto è una brava persona”.
Ricciardo è poi tornato sull’argomento che lo aveva fatto infuriare lo scorso anno relativo ai replay dell’incidente di Grosjean ed ha affermato di avere avuto una lunga chiacchierata con Ellie Norman, direttore marketing e comunicazione della F1.
“Penso che sia stata molto comprensiva ed ha capito le mie preoccupazioni. Ha cercato di ascoltare e capire come poter fare le cose in modo diverso, ma mi ha anche spiegato i motivi che hanno spinto la FOM a mandare in onda quei replay”.
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