Ricciardo: "Il 2019 ha lasciato dei grattacapi a Renault"
Daniel Ricciardo ha ammesso che lui e la Renault sono ancora alle prese con i grattacapi creati dai punti più bassi vissuti nella stagione 2019.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Ricciardo è approdato in Renault quest'anno, dopo una lunga parentesi in Red Bull, ed ha ottenuto come miglior risultato un quarto posto a Monza, anche se alla fine non è riuscito ad andare oltre al nono posto nel Mondiale e la squadra di Enstone è arretrata al quinto nel Costruttori.
Il team non è riuscito a ripetere il quarto posto dello scorso anno e la sua stagione è stata come le montagne russe, con le prestazioni migliori arrivate sulle piste a basso carico. Una situazione che ha messo in evidenza le carenze aerodinamiche della R.S.19.
Ricciardo ha dichiarato: "Mi aspettavo dei momenti difficili, perché ci sono in ogni squadra. Anche per la Mercedes, che è abituata a vincere, un quarto posto è un risultato negativo".
"I momenti in linea sono stati in linea con le aspettative, la top 5. Ma a volte i punti più bassi ci hanno dato dei grattacapi, perché non pensavamo di poter essere così indietro".
"Sapevamo di non essere da top 5 in ogni gara, ma quando ci siamo ritrovati a lottare per il 14esimo posto, pensavamo di essere finiti. Però sono stati anche i momenti che ci hanno permesso di capire che abbiamo ancora molto lavoro da fare".
Ricciardo infatti ha dichiarato di essere soddisfatto del modo in cui la sua squadra ha reagito alle difficoltà, dicendo che "sono servite a mettere benzina sul fuoco".
Inoltre ha spiegato come la lotta feroce a centro gruppo lo abbia costretto ad evolversi come pilota nel corso della stagione.
"Penso che la cosa più importante sia capire come essere perfetti" ha detto. "E' così facile andare oltre il limite per guadagnare un decimo e finire invece per perderne uno".
"Devi sempre cercare di tirare fuori il massimo dalla macchina, ma cercando di essere consapevole di dove sia il limite da non superare".
"Soprattutto a centro gruppo, perché non abbiamo delle vetture competitive come quelle dei top team. Quindi alla lunga perdi più tempo se, per esempio, finisci per surriscaldare le gomme".
"Capire quando bisogna essere più sensibili e quando provare a spingere di più, probabilmente mi ha insegnato più di ogni altra situazione in passato".
"Perché è ovvio che bisogna sempre cercare di guidare il più forte possibile, ma saper scegliere il momento migliore per spingere è una questione di disciplina e di esperienza".
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