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Retroscena Mercedes: spesi 30 milioni extra-budget per battere la Ferrari!

La Mercedes ha potuto contare su un supporto economico extra da parte della Casa tedesca per piegare la Ferrari: rifatta la sospensione posteriore, tutti i cerchi e i cestelli nel retrotreno per evitare che le gomme si surriscaldassero.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Steve Etherington / Motorsport Images

Dopo la sconfitta subita nel Gran Premio del Belgio tutti i dipendenti della Mercedes Formula 1 hanno ricevuto una mail inviata da Toto Wolff: “Ragazzi, dobbiamo vincere questo mondiale, non dobbiamo arrenderci”.

Un messaggio molto chiaro, un modo per richiamare tutti all’ordine e per scongiurare la possibilità che la rassegnazione potesse farsi strada dopo quattro stagioni straordinarie. In realtà il piano della riscossa era già partito da circa due mesi, ed è stato un rischio non da poco quello che Wolff si è caricato sulle spalle.

Il team principal (ed azionista) della Mercedes, ha dovuto chiedere un extra-budget molto importante, la cui cifra, ovviamente, rimarrà sempre segreta. Ma nel paddock si sussurra di circa 30 milioni di euro extra necessari per ripensare tutto il retrotreno della W09 nella speranza di riuscire a risolvere i problemi che portavano ad una gestione degli pneumatici posteriori non ottimale. Una mole di lavoro enorme, non pianificata e da integrare con le attività legate alla progettazione della monoposto 2019.

Toto Wolff, Direttore di Mercedes Motorsport

Toto Wolff, Direttore di Mercedes Motorsport

Photo by: Steve Etherington / LAT Images

“Dovevamo capire i motivi per cui non eravamo stati performanti come previsto – ha spiegato Wolff dopo la vittoria di Suzuka - quindi puntare tutto sullo sviluppo, la ricerca, l'analisi, la mentalità, e l'etica del lavoro”.

Il cuore del discorso è stato ovviamente soprattutto tecnico, perché al di là delle problematiche gestionali, alla fine la Formula 1 resta uno sport in cui a fare la differenza sono il pilota e la performance della monoposto.

Mercedes W09: la sospensione nuova con le brake duct modificate

Mercedes W09: la sospensione nuova con le brake duct modificate

Photo by: Giorgio Piola

Si spiegano così anche le parole spese senza limiti da Hamilton dopo ogni pole ed ogni successo conquistati nelle ultime settimane, un ringraziamento al team che non è proprio di circostanza. Trovato l’equilibrio tecnico grazie ad una sospensione posteriore rivoluzionata, dei nuovi cerchi e una serie di modifiche come i cestelli dei freni, la W09 ha tirato fuori tutto il potenziale che il progetto originale aveva previsto, e da Monza in poi la pista ha confermato il cambio di passo.

Un salto in avanti di grande portata, che ha fatto sembrare la Ferrari SF71H un gambero, quando in realtà gambero non è. Da qui la pressione arrivata di colpo nel box del Cavallino, e la necessità di dover provare ad osare, un approccio che ha aperto la strada ad errori e sbavature.

Sul muretto box di Suzuka, sia dopo le qualifiche che al termine del Gran Premio, la soddisfazione di Wolff è stata ben visibile, e probabilmente non era solo dovuta al risultato sportivo. Un sospiro di sollievo legato anche, se non soprattutto, al raggiungimento di un obiettivo costato non poco alla squadra, e di cui avrebbe dovuto rispondere in caso di mancato successo dopo essersi esposto in prima persona.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Photo by: Glenn Dunbar / LAT Images

Hanno ragione in Ferrari e Red Bull quando sottolineano che negli ultimi anni si stanno confrontando contro il team più forte di sempre nella storia della Formula 1, una squadra che ormai non ha più nulla da invidiare neanche al glorioso ciclo Ferrari-Schumacher, un gruppo che si è cementato negli anni e che oggi, di fatto, è senza punti deboli.

Se è vero che la forza si vede nei momenti di difficoltà, la Mercedes nel 2018 di forza ne ha mostrata tanta, grazie ad una Ferrari che è stata capace di metterla sotto pressione ma che di fatto oggi si trova nuovamente a dover inseguire.

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