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Retroscena Mercedes: Hamilton ha vinto anche con lo scarico rotto!

Lewis ha vinto il GP del Brasile grazie al supporto che gli ingegneri sono riusciti a dargli via radio per salvaguardare il motore che rischiava la rottura un giro per l'altro. Hamilton ringrazia la squadra per aver fatto un lavoro straordinario.

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, taglia il traguardo

Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, taglia il traguardo

Mark Sutton / Motorsport Images

Durante il giro 28 la telemetria della Mercedes ha evidenziato un allarme sulla power unit della W09 di Lewis Hamilton. Il sensore sullo scarico aveva segnalato agli ingegneri della squadra di Brackley che il cedimento del terminale aveva provocato un pericoloso aumento delle temperature, tale da far pensare a un imminente cedimento del sei cilindri turbo.

Come abbiamo visto, invece, il penta-campione del mondo di F1 ha vinto il GP del Brasile regalando alla Stella anche il quinto titolo Costruttori. Ma come è stato possibile salvare un propulsore che anche per i tecnici era sul punto di rottura?

“C’erano i tecnici del motore negli uffici del retrobox e quelli in collegamento da Brackley – ha ammesso Toto Wolff – e sono stati molto bravi a dare delle indicazioni a Lewis perché potesse procedere a delle regolazioni sul volante computer per allungare la vita del propulsore”.

Non solo il 6 cilindri ha concluso la gara, ma Lewis Hamilton si è anche aggiudicato il Gran Premio potendo contare sul contatto che ha mandato in testacoda il leader Max Verstappen che poi ha dovuto proseguire la gara con una Red Bull chiaramente menomata nel fondo.   

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“Ho circa 10 canali radio aperti – ha proseguito Toto – e ad un certo punto ho sentito: ‘Lewis ha un guasto al motore, si fermerà al prossimo giro!".

"Allora ho alzato il volume e ho chiesto conferma di quanto sentito, ma il propulsore non si è rotto nel giro dopo, per cui si sono cercate tutte le soluzioni per evitare il ritiro”.

Avendo riscontrato la rottura dello scarico, i motoristi di Brixworth hanno dettato a Lewis gli interventi da farsi per abbassare le temperature fuori controllo, prima che ci fosse un cedimento di schianto.

È stata ridotta la potenza e la temperatura è scesa sotto i mille gradi: "Eravamo scesi a 980 gradi, ma non era abbastanza. Sono stati momenti drammatici. Dio solo sa come sia stato possibile intervenire sul motore per evitare la rottura. La gara è stata un incubo fino alla bandiera a scacchi…”.

Hamilton conferma: “Conosco ogni gemito del motore e avevo sentito che c’era qualcosa che non andava, ma non mi sono fatto prendere da pensieri negativi cercando di rimanere concentrato per sfruttare al massimo il potenziale che avevo a disposizione, guidando con la massima delicatezza sull’acceleratore”.

Il campione del mondo è grato ai tecnici per l’eccellente lavoro svolto: “C’è stata una grande collaborazione fra gli ingegneri nel retrobox e quelli a casa che hanno lavorato sodo per fare in modo che il motore non soffrisse oltre. E io ho seguito le loro indicazioni. Gli ultimi dieci giri sono stati uno strazio: avevo la frequenza cardiaca che era salita a 190 battiti, perché avevo guai anche con le gomme e non volevo far avvicinare la Red Bull nello spazio DRS. Ma è andata bene…”.

Cambierai motore ad Abu Dhabi?
“Non ci ho ancora pensato, ma molto probabilmente sì”. 

 

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