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Resta: "Metto la mia esperienza per permettere alla Sauber un salto di qualità"

L'ex capo progettista della Ferrari ha fatto il suo debutto in pista da direttore tecnico della Sauber a Hockenheim. L'ingegnere romagnolo vuole sfruttare le nuove regole 2019 per puntare con regolarità ai punti.

Antonio Giovinazzi, Sauber C37.

Antonio Giovinazzi, Sauber C37.

Steven Tee / Motorsport Images

Simone Resta
Simone Resta, Ferrari Chief Designer
Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Logo Alfa Romeo su una Sauber
Charles Leclerc, Sauber C37, dettaglio dell'abitacolo

Il weekend di Hockenheim ha visto la prima uscita ufficiale di Simone Resta nella nuova veste di direttore tecnico Alfa Romeo Sauber. L’ex ingegnere della Ferrari è operativo nella sede di Hinwil dal 2 luglio scorso, ed il Gran Premio di Germania è stato l’occasione per la prima uscita ufficiale nel paddock con la divisa del team svizzero.
“Sono in una realtà completamente nuova – ha spiegato Resta – in una nazione differente, in un nuovo team con nuovi colleghi ed in un ruolo che non ho mai occupato prima. La ritengo una sfida, impegnativa ma anche molto affascinante”.

La sfida accettata da Resta è quella di riuscire a portare alla Sauber una mentalità da top-team, realtà che conosce molto bene dopo il lungo periodo trascorso a Maranello.
“Tutta la squadra è determinata a fare un salto di qualità – ha confermato – è spero che la mia esperienza possa essere d’aiuto nell’indicare le aree dove sarà necessario intervenire per fare dei passi avanti. Vogliamo essere stabilmente in zona punti, e quando ci saremo puntare subito dopo ad un ulteriore step in avanti. Ora siamo a metà schieramento, con qualche puntata in Q3, quindi il punto di partenza è buono, e cercheremo di sfruttare le novità tecniche che introdurrà il regolamento 2019 per migliorare la performance della monoposto”.

Resta seguirà da vicino lo sviluppo della monoposto 2018, ma il suo lavoro sarà indirizzato sulla vettura della prossima stagione.
“Il mio focus è quello – ha spiegato – lavorare per il 2019, ma per essere operativo nel migliore dei modi è necessario avere ben chiaro il punto di partenza. È un processo graduale. Cercherà di dare una mano sugli ultimi sviluppi della monoposto attuale, ma il mio compito è pensare al 2019. La struttura crescerà, oggi siamo circa 400 ma il piano prevede una crescita delle risorse umane, ed anche questa fase è impegnativa”.

Dopo tanti anni vissuti a Maranello, Resta non interromperà i rapporti con il suo ex team, vista la partnership che lega la Sauber alla Ferrari:
“Sono il fornitore più importante per noi, oltre alla power unit riceviamo il cambio e alcune altre parti permesse dal regolamento. Ed ovviamente c’è un rapporto di collaborazione importante, non potrebbe essere diversamente, sono il nostro partner principale”.

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