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Report strategie: la domenica perfetta della Ferrari a Silverstone

James Allen analizza il Gran Premio di Gran Bretagna, nel quale la Ferrari ha preso tutte le decisioni strategiche corrette per sfruttare gli aggiornamenti della SF71H e battere la Mercedes.

James Allen Race Strategy Report - GP di Gran Bretagna

James Allen Race Strategy Report - GP di Gran Bretagna

James Allen

Motorsport Blog

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La F1 è implacabile: una settimana dopo l'errore evidente del mancato rientro ai box di Lewis Hamilton in regime di Virtual Safety Car, le squadre si sono trovate a dover affrontare un'altra decisione fondamentale nelle fasi conclusive del GP di Gran Bretagna. Il dilemma era: fermarsi in regime di Safety Car o restare in pista con le gomme usate per difendere la posizione?

Per Ferrari e Red Bull non c'è stata discussione e si sono fermate. La Mercedes invece ha deciso di rimanere fuori.

Di conseguenza, il leader della corsa Sebastian Vettel si è ritrovato alle spalle di Valtteri Bottas, riuscendo comunque a superarlo grazie alle gomme fresche ed andando a vincere la gara. Si tratta di uno scenario simile a quello dell'Austria o di qualcosa di diverso?

Race winner Sebastian Vettel, Ferrari, celebrates on the podium
Il vincitore Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia sul podio

Photo by: Joe Portlock / LAT Images

Una battaglia reale tra Mercedes e Ferrari

Questo è stato uno dei GP di Gran Bretagna più memorabili degli ultimi anni, in particolare a causa della Safety Car, che nel finale ha riavvicinato tutte le vetture, dando l'opportunità a diversi big di montare delle gomme fresche per andare all'attacco.

La Mercedes e la Ferrari erano davvero vicine sia in qualifica che in termini di passo gara. Gli uomini in Rossi hanno introdotto degli aggiornamenti aerodinamici al fondo ed al diffusore che hanno funzionato molto bene, specialmente su una pista dove l'anno scorso avevano faticato abbastanza.

Quest'anno c'è stata anche una grande ondata di caldo in Gran Bretagna, che ha reso le temperature molto più alte rispetto a quelle che si sarebbe aspettata la Pirelli quando ha selezionato gli pneumatici. L'asfalto è andato oltre i 50 gradi nel giorno della gara, dato più simile al clima del Bahrain che a quello di Northampton.

Questo ha reso la strategia di gara una vera sfida. Sulla carta, dopo le sessioni di prove libere del venerdì, la più veloce sembrava quella di fare una sola sosta, con il passaggio dalle gomme soft alle gomme medie intorno al 20esimo giro. Senza una Safety Car, quasi sicuramente la maggior parte dei piloti avrebbe fatto una scelta di questo tipo.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H leads at the start of the race
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H comanda all'inizio della gara mentre Kimi Raikkonen colpisce Lewis Hamilton

Photo by: Jose Rubio / Sutton Images

Il primo a cambiare strategia è stato Daniel Ricciardo, che con la sua Red Bull era in battaglia con Kimi Raikkonen, perché il finlandese aveva perso la posizione nei suoi confronti a causa di un contatto con Lewis Hamilton. La Red Bull a quel punto ha deciso di virare sulle due soste quando Raikkonen era alle spalle dell'australiano, credendo che il finlandese, che aveva fatto la prima sosto al 13esimo giro, avrebbe dovuto fermarsi di nuovo, cosa che probabilmente avrebbe dovuto fare. L'intento era quello di evitare l'undercut da parte della Ferrari.

La prima sosta di Raikkonen, combinata alla penalità di 10" per aver causato la collisione con Hamilton, ha fatto sì che si ritrovasse nel traffico e che perdesse un po' di tempo per liberarsi di vetture come Force India, Renault e Sauber prima di arrivare alle spalle di Ricciardo.

Sfortunatamente per Ricciardo, la Safety Car è stata mandata in pista proprio subito dopo il suo pit stop, quando Marcus Ericsson ha sbattuto violentemente alla curva 1. Così, tutti quanti hanno avuto modo di fermarsi in regime di Safety Car (perdendo 10 secondi invece che 22).

Safety car leads
La Safety Car in pista al GP di Gran Bretagna

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

Dalle immagini dell'incidente di Ericsson, è stato subito chiaro che sarebbe arrivata una Safety Car e infatti pochi secondi più tardi è stato così.

Nel momento in cui la Safety Car è stata mandata in pista, la Ferrari aveva Vettel al comando e Raikkonen in quarta posizione, mentre la Red Bull aveva Verstappen terzo e Ricciardo sesto. Per la Mercedes Bottas occupava la seconda piazza ed Hamilton la quinta.

Per la Ferrari, con Raikkonen che aveva delle medie vecchie di 20 giri, non è stato difficile pensare ad una sosta. Allo stesso modo per Vettel, anche se le sue medie avevano 13 giri, perché aveva troppo da perdere restando fuori. Se lo avesse fatto, Bottas ed Hamilton si sarebbero fermati per montare delle gomme soft più fresche e alla ripartenza Vettel avrebbe faticato a tenerle dietro.

Viceversa, rimanere fuori avrebbe permesso alla Mercedes di portare Bottas in testa ed Hamilton in terza posizione. La Mercedes aveva ritardato entrambe le soste infatti: le gomme di Bottas avevano 12 giri e quelle di Lewis solo 8 giri. Mancavano 19 giri alla bandiera a scacchi, di cui probabilmente solo 15 o 16 sarebbero stati di gara.

Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 leads Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 comanda davanti a Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

I tempi sul giro di entrambi erano stati molto buoni prima della Safety Car, infatti Bottas si stava piano piano avvicinando a Vettel, confermando la tendenza della Mercedes ad essere più veloce con le mescole più dure (anche se la Ferrari è migliorata molto in questo aspetto).

Se avessero fermato Bottas, sarebbe tornato in pista dietro a Vettel, per di più con delle gomme soft usate. A differenza dei piloti Red Bull e Ferrari, entrambi i piloti Mercedes non avevano più a disposizione dei set di gomme morbide.

E' insolito per la Mercedes lasciarsi sfuggire un dettaglio del genere, ma probabilmente avrebbero fatto la stessa cosa anche se avessero avuto a disposizione delle gomme nuove. Certamente con Hamilton, che ha guadagnato più posizioni rimanendo in pista.

Quindi la squadra di Brackley ha provato a vincere la gara con Bottas, difendendosi dall'attacco di Vettel con le gomme soft nuove.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, leads Fernando Alonso, McLaren MCL33, Pierre Gasly, Toro Rosso STR13, and Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, davanti a Fernando Alonso, McLaren MCL33

Photo by: Steve Etherington / LAT Images 

La scommessa su Hamilton ha pagato

Per Hamilton è valsa la pena di fare questo azzardo. Dopo il contatto del primo giro con Raikkonen, il campione del mondo si è riportato rapidamente nelle posizioni di testa. Lasciandolo in pista fino al 25esimo giro, la Mercedes lo ha messo nel grande buco tra Raikkonen ed Hulkenberg, permettendogli di guidare con pista libera e spingendo al massimo.

Anche se era ancora ad oltre 10 secondi da Raikkonen, la Safety Car lo ha rimesso in lotta e, rimanendo fuori, è riuscito a risalire fino alla terza posizione. Dietro di lui c'erano Verstappen e Raikkonen con delle gomme soft fresche. Hamilton ha inizialmente contestato questa decisione, ma i calcoli della Mercedes hanno mostrato che 15 giri con gomme medie relativamente fresche non sarebbero bastati a Raikkonen per sopravanzarlo, visto che prima sarebbe stato alle prese con la Red Bull.

Tra le altre cose, una seconda Safety Car è arrivata poco dopo, quando si sono scontrati Grosjean e Sainz, lasciando da disputare solamente 10 giri dopo l'ultima ripartenza. Questo ha giocato a favore della Mercedes, anche se dall'altra c'era da fare i conti con l'handicap delle gomme medie che ci mettono di più a scaldarsi alla ripartenza rispetto alle soft.

Una cosa però era chiara: questa scommessa non avrebbe permesso ad Hamilton di vincere la gara. Avrebbe finito terzo o al massimo secondo se Bottas avesse avuto dei problemi con le gomme.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, battles with Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09, in battaglia con Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Photo by: Zak Mauger / LAT Images

Le gomme di Bottas avevano solo quattro giri in più rispetto a quelle di Hamilton, ma una volta che Vettel lo ha superato con una manovra brillante alla Brooklands, Bottas ha ceduto la posizione sia ad Hamilton che a Raikkonen, mentre alle sue spalle Verstappen è stato costretto al ritiro.

E' stata una grande vittoria per la Ferrari, di quelle che ti possono dare una grande spinta per la conquista del campionato. Il weekend è stato perfetto su ogni fronte: gli aggiornamenti sono stati efficaci, inoltre la strategia ed i piloti hanno reso molto bene. E' riuscito tutto e Vettel ora comanda il Mondiale con otto punti di vantaggio.

La squadra e Vettel hanno già lasciato giù troppi punti in classifica in questa stagione, ma a Silverstone hanno dato la sensazione di essere un binomio in grado di portarsi a casa di domanda. Il punto di domanda è: sarà ripetibile?

Sebastian Vettel, Ferrari and Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1
Sebastian Vettel, Ferrari e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1

Photo by: JEP / LAT Images

L'UBS Strategy Report è scritto da James Allen con input e dati da diversi strateghi dei team di F1 e della Pirelli.

Il grafico della storia della gara

Race history

Gentilmente fornito dalla Williams Martini Racing, clicca per ingrandire.

Il numero di giri è sull'asse orizzontale, il divario dal leader invece è sull'asse verticale.

Un segno positivo è una curva verso l'alto quando cala il carico di carburante. Un segno negativo è una pendenza in declino quando subentra il degrado delle gomme.

Si può esservare lo spazio che la Mercedes ha lasciato ad Hamilton dopo la sosta, dandogli pista libera, anche se senza la Safety Car non avrebbe avuto modo di raggiungere i suoi avversari.

Si può osservare inoltre il danno che ha generato la penalità sulla gara di Raikkonen, facendolo tornare in pista nel traffico dopo la prima sosta.

Grafico dell'utilizzo delle gomme

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