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Renault pensa a grossi cambiamenti in vista della monoposto 2020

Cyryl Abiteboul, boss di Renault F1 Team, ha svelato i piani per far crescere in prestazioni la R.S.19 e la sua erede.

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Anche in questa stagione Renault sta lottando per accaparrarsi la prima posizione dietro ai tre top team, dunque per essere di nuovo "la prima degli altri" dopo essere riuscita nel proprio intento nel 2018.

E' chiaro che i vertici del team si aspettassero qualcosa di più dalla R.S.19, affidata quest'anno a Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg. La monoposto ha funzionato meglio in alcuni tracciati e peggio in altri, ma in generale non è una monoposto in grado di lottare per la vittoria di un GP.

"E' chiaro dove siamo competitivi e lo è altrettanto dove non lo siamo", ha dichiarato Cyril Abiteboul a Motorsport.com "Abbiamo bisogno di tracciati dove il nostro bilanciamento è ok, come Silverstone, Montreal o il Paul Ricard. In altri, invece, non siamo a posto".

"Questo è il motivo per cui dobbiamo sistemare i problemi che abbiamo su questa vettura. Non si tratta solo di aggiustarli, ma di fare grandi cambiamenti sulla monoposto. Abbiamo capito quali problemi abbiamo, perché sono visibili e molto chiari".

"Per sistemare questi problemi dovremo prenderci del tempo. Se davvero vogliamo alleviare i nostri problemi abbiamo bisogno di fare cambiamenti sostanziali. Per il momento faticheremo in certi tipi di curve. Abbiamo faticato in Austria, eravamo passeggeri della situazione".

Abiteboul ha detto inoltre che il Gran Premio di Gran Bretagna ha aiutato il team a confermare la bontà della monoposto in tante aree, fatta eccezione per le curve a media velocità di percorrenza.

"Credo che la situazione sia chiara. La nostra monoposto può essere buona in un sacco di condizioni. Sui rettilinei, nelle curve lente. La R.S.19 era quasi la monoposto più veloce nel primo settore e in maniera ripetuta. Questo vorrà pur dire qualcosa, visto che si trattava di una pista del calibro di Silverstone".

"Eravamo forti nel terzo settore e nella Curva 16. Dunque anche nelle curve lente, in quelle veloci e in rettilineo. E questa è un'ottima cosa. Sono davvero le curve a media velocità che ci mettono in difficoltà. La cosa negativa è che in alcune piste saremo in difficoltà come in Austria, mentre la buona è che abbiamo capito su cosa dovremo intervenire".

"A Enstone il settore aerodinamico ha iniziato a lavorare su alcune soluzioni sia a breve termine che a lungo termine. Anche perché non sarà possibile intervenire con tutte le novità a breve termine, dobbiamo essere onesti. Ma questo non significa che non faremo passi avanti a breve termine".

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