Regole del podio più rigide dopo la protesta di Hamilton
La FIA ha vietato ai piloti di Formula 1 di indossare qualcosa di diverso dalla tuta durante la premiazione, che che Lewis Hamilton al Mugello era salito sul podio con una T-Shirt contro l'uccisione di Breonna Taylor.
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1, secondo classificato, e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, primo classificato, sul podio
Charles Coates / Motorsport Images
Questa nuova regola arriva sulla scia del gesto di Lewis Hamilton al GP di Toscana, dove il vincitore del GP ha indossato una maglietta con il messaggio "Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor".
Il messaggio era a sostegno della donna di colore che è stata uccisa dalla polizia in Kentucky, diventando uno dei focus delle campagne antirazzismo.
Il gesto di Hamilton ha portato ad una revisione da parte della FIA di quelle che dovrebbero essere le linee guida per la cerimonia del podio.
I nuovi protocolli sono stati delineati nelle procedure post-gara del Gran Premio di Russia, nel documento che il direttore di gara Michael Masi diffonde ogni domenica mattina.
Per Sochi è stato aggiunto un paragrafo che recita: "Per tutta la durata della cerimonia del podio e delle interviste post-gara, i piloti che terminano la gara nelle prime tre posizioni devono rimanere abbigliati con la tuta chiusa fino al collo. A scanso di equivoci, questo include una mascherina medica o con il marchio del team".
La nuova direttiva si applica anche dopo la cerimonia del podio: "Per tutta la durata delle interviste televisive e con la carta stampata, oltre alla conferenza FIA, tutti i piloti che terminano la gara devono indossare solo l'abbigliamento delle rispettive squadre".
In una piccola modifica alle procedure pre-gara, che già specificano che i piloti devono indossare la maglietta ufficiale contro il razzismo, è stata eliminata una riga che in precenza diceva che si poteva includere "qualsiasi altra cosa che un pilota può sentirsi a proprio agio di fare".
Giovedì Hamilton ha spiegato che non aveva ancora parlato con la FIA della vicenda della T-Shirt del Mugello, ma ha anticipato che ci sarebbero state delle modifiche.
"Questo è un processo di apprendimento per tutti, perché la gente è contenta di come la vita e la società hanno funzionato fino ad oggi" ha detto.
"Ma in ultima analisi, il mondo e le nuove generazioni sono più consapevoli che ci sono delle disuguaglianze e che sono necessari dei cambiamenti. Quindi ci vogliono cose come quella che ho fatto al Mugello per accendere un dibattito che altrimenti non inizierebbe mai".
"Non ho parlato con la FIA ed ho sentito che usciranno delle nuove regole su cosa si può e non si può fare. Cercherò di continuare a lavorare con loro. Che io sia d'accordo o meno è irrilevante. E' solo cercare di trovare un terreno comune e come possiamo portarlo avanti insieme".
"Loro capiscono veramente? Non lo so, ma forse in futuro cercheremo di capire tutti".
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