Regole 2019: anche la Ferrari ha votato a favore. Contro i team Renault
Oltre a Renault, McLaren e Red Bull c'è stata l'opposizione alle nuove regole aerodinamiche della Toro Rosso allineata a Milton Keynes. Ferrari e Mercedes, invece, hanno dato fiducia alla FIA nella speranza che non vengano stravolti i motori 2021.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Esattamente una settimana fa il Consiglio Mondiale della FIA ha ratificato le decisioni che erano state votate dalla F1 Commission in merito al pacchetto di norme 2019 mirate a migliorare le possibilità di sorpasso riducendo, al tempo stesso, anche una parte dei costi aerodinamici sostenuti dai team.
Le prime indiscrezioni avevano indicato come favorevoli al pacchetto proposto dalla FIA solo una minoranza dei team, quelli legati alla Mercedes, ma in realtà a distanza di qualche giorno è emerso un quadro realistico completamente differente.
La cooperazione tra FIA, Liberty Media e i promotori dei GP rende possibile apportare dei cambiamenti alle normative tecniche, ma alla fine è trapelato che nella votazione della scorsa settimana le squadre che hanno espresso parere negativo sul provvedimento FIA sono state solo quattro: Red Bull, Renault, McLaren e Toro Rosso.
Un poker di team non causale, poiché si tratta delle squadre motorizzate Renault più la Toro Rosso, team ovviamente allineato alle decisioni della Red Bull.
L’altro elemento che emerge a sorpresa è la votazione favorevole della Ferrari, inizialmente collocata nel gruppo dei contrari. Da questo si deduce che non c’è stata una posizione differente tra la Sauber ed il Cavallino (come inizialmente ipotizzato) e che il gruppo motorizzato Ferrari ha votato compatto a favore delle novità FIA.
Le votazioni convergenti di Ferrari e Mercedes non sono probabilmente un caso, così come la decisione della Renault di non sposare la linea FIA.
In ballo non c’è solo il 2019, ma anche un regolamento 2021 che ridefinirà la Formula 1. Mercedes e Ferrari hanno una posizione dominante nel contesto delle power unit, e faranno di tutto per non vanificare gli investimenti fatti, provando a mantenere l’attuale regolamento tecnico relativo ai motori.
Partendo da questa premessa ci sta che i due top-team non siano andati allo scontro con la FIA su norme aerodinamiche, nella speranza che la Federazione non decida di stravolgere i motori attuali.
Un’ipotesi, quest’ultima, che piacerebbe alla Renault, visto che pur compiendo dei passi avanti la Casa francese non è ancora riuscita a chiudere il divario che la separa da Mercedes e Ferrari.
Insomma, un occhio era al 2019 e l'altrp ad un futuro più anteriore. E sarà così per tutte le decisioni che saranno prese nei prossimi mesi...
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