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Red Bull si è messa le ali, Mercedes per ora gioca in difesa

Ricciardo ha cercato la prestazione sul giro secco, consapevole di quanto sia importante partire davanti a Monte Carlo, mentre Hamilton è consapevole del potenziale Mercedes. La W09 va bene in qualifica, ma meno nei long run.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Mercedes AMG F1 W09, dettaglio del cofano motore
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Al termine del giovedì monegasco Lewis Hamilton ha deciso di fare l’uomo squadra: “Siamo messi molto meglio dello scorso anno, Red Bull e Ferrari sono più vicine di quanto mi aspettassi alla vigilia, ci mancano solo pochi decimi. Se riusciremo a tirare fuori ancora un po' di potenziale dalla monoposto potremo puntare anche noi alla vittoria, dobbiamo lavorare sul set-up perché la monoposto si è comportata bene in alcuni punti della pista e peggio in altri (il terzo settore) ma abbiamo idea su dove intervenire”.

Non è stata una giornata semplice per il leader del Mondiale, ma a renderla meno amara è stato il ricordo del 2017, quando per la Mercedes la trasferta monegasca fu quasi una disfatta.

Le simulazioni di qualifica sono effettivamente andate meglio del previsto, ma ci sono due problemi che nel box campione del Mondo dovranno affrontare: la guidabilità della monoposto e la gestione degli pneumatici.

Sul primo fronte la pista la sessione pomeridiana ha confermato un feeling migliore tra la W09 e le stradine del Principato, dopo i vistosi problemi di graining verificati nel turno del mattino.

“Sul giro singolo non abbiamo avuto problemi particolari con le HyperSoft – ha confermato il responsabile degli ingegneri Mercedes Andrew Shovlin – ma sui long-run c’è del lavoro da fare. La pista si evolverà molto nei prossimi due giorni e questo aspetto può avere un grande impatto sul bilanciamento della vettura e sul funzionamento delle gomme. L’obiettivo è quello di poter avere una performance che in gara ci possa permettere di mettere sotto pressione i nostri avversari diretti”.

Shovlin non lo dice in modo esplicito, ma fa intendere che la Mercedes sarà chiamata ad un Gran Premio ad inseguimento, confermando che il team non si vede nelle condizioni di puntare alla pole nelle qualifiche di sabato.

“Vi ho detto ieri che le Red Bull sarebbero state veloci, ne ero certo dopo averle viste nel terzo settore di Barcellona”, ha commentato Hamilton sorridendo, ed in effetti per ora il pronostico di Lewis sembra essere azzeccato.

La caratteristica del circuito monegasco e le mescole più morbide portate dalla Pirelli hanno creato un habitat perfetto per due Red Bull, che, per ora, hanno fatto il vuoto. Una sorta di mondo alla rovescia, se ricordiamo il confronto con la Mercedes di soli quindici giorni fa a Barcellona.

Un exploit che, per la prima volta in questo Mondiale, ha convinto sia Verstappen che Ricciardo di poter dire la loro anche in qualifica.

“Mi aspetto che in qualifica non ci saranno questi margini – ha commentato Ricciardo – saremo tutti più vicini, ma questa volta se faremo un giro davvero buono avremo ottime possibilità di poter puntare alla pole. Quando useranno la massima potenza Ferrari e Mercedes si avvicineranno, però saremo lì”.

Ricciardo, unico a scendere sotto il muro del minuto e dodici secondi, ha dato l’impressione di cercare il giro veloce più di Verstappen, che ha accusato due decimi di ritardo ma realizzando il suo crono circa quindici minuti prima del compagno di squadra.

In generale la strategia Red Bull è stata fin troppo chiara: a Monaco la qualifica è fondamentale, e hanno deciso di lavorare quasi esclusivamente sulla performance sul giro singolo, ed anche nei long-run pomeridiani l’unica mescola utilizzata è stata la Hyper-Soft.

“Oggi ha funzionato tutto molto bene – ha spiegato Daniel – e su un circuito cittadino non avere problemi è fondamentale. Giro dopo giro aumenti il tuo feeling, e i tempi si abbassano costantemente. La monoposto del 2017 era già ottima su questo tracciato, ma posso confermare che oggi ho sentito un enorme passo avanti in termini di guidabilità. Credo che abbiamo dato un tempo di riferimento ai nostri avversari, ovviamente mi aspetto che tutti i top-team sabato scenderanno sotto il minuto e dodici secondi, ma è piacevole iniziare al meglio il weekend, e per una volta siamo stati noi a mettere un po' di pressione sulla concorrenza. Adesso ci dormiamo su, anzi, ci dormiremo due notti, ancora meglio!”.

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