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Red Bull: nuova scocca per avvicinare la Mercedes

Anche nel team di Milton Keynes hanno omologato un nuovo telaio che fa da ponte con la macchina 2020. L'obiettivo è allungare la vita delle gomme per ripetere in Germania o Ungheria il successo dell'Austria.

Red Bull Racing RB15, dettaglio della livrea ispirata a James Bond

Foto di: Red Bull Content Pool

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Red Bull fa paura. Il successo in Austria di Max Verstappen ha indicato che la RB15 ha intrapreso una giusta linea di sviluppo che sta dando risultati molto positivi: senza la tamponata di Sebastian Vettel all’olandese, sul podio di Silverstone insieme ai piloti della Stella poteva salirci proprio il coccolato figlio d’arte.

A Milton Keynes stanno spingendo sull’acceleratore per evolvere la RB15. Non solo la Mercedes ha omologato una nuova scocca a Cranfield, il laboratorio dove la FIA esegue i crash test in Gran Bretagna.

Ogni team è solito utilizzare cinque telai nel corso di una stagione (se non ci sono incidenti) e c’è chi, come la squadra di Brackley, a metà campionato approfitta dell’opportunità di utilizzare una scocca fresca per cercare degli alleggerimenti o introdurre delle novità.

È il caso anche della Red Bull: Adrian Newey sta facendo tesoro delle informazioni raccolte nella prima parte del campionato e cerca di rilanciare le quotazioni della RB15 nella seconda, potendo contare su una power unit Honda che ha ridotto il gap di potenza da Ferrari e Mercedes, avendo trovato anche una buona affidabilità.

Consumi contenuti e la resistenza al caldo sono stati gli ingredienti che hanno contribuito alla vittoria di Verstappen a Spielberg: la Red Bull cercherà di ripetersi anche a Hockenheim o all’Hungaroring, confidando in un altro GP di difficoltà per le frecce d’argento.

La Red Bull avrebbe introdotto delle novità sul telaio utili a migliorare anche il rendimento delle gomme, uno dei talloni d’Achille della macchina che via via è riuscita ad allungare la vita degli pneumatici anteriori grazie alla messa a punto della sospensione anteriore che è diventata multi-link. Vale a dire che il triangolo superiore è stato separato in due bracci che hanno attacchi al porta mozzo propri, utili a trovare geometrie che consentono una maggiore impronta della gomma a terra.

La RB15 è una delle monoposto che più esaspera l’assetto Rake e per questa ragione ha rinunciato alla moda del passo molto lungo delle concorrenti (Mercedes e Ferrari), puntando sulla leggerezza e agilità nei transitori. Le esperienze sul nuovo telaio saranno molto utili a finalizzare la macchina 2020 che nascerà sulla base di regolamenti uguali a quelli di quest’anno per cui ci sarà una continuità nel lavoro di questi due anni, dal momento che i team si dovranno preparare alla rivoluzione del 2021.

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