Red Bull: modificata la sospensione anteriore e il bargeboard

La Red Bull ha mantenuto la sigla RB13 sulla monoposto modificata che è stata portata a Barcellona: in effetti i cambiamenti della monoposto di Milton Keynes non sono pari alle novità che sono state introdotte da Mercedes (enormi) e Ferrari.

Tutti gli occhi si sono orientati essenzialmente sul nuovo bargeboard che è destinato a orientare i flussi in modo diverso: è interessante osservare che questo elemento aerodinamico si è proteso verso l'anteriore arrivando anche a contatto con il turning vanes grazie a un supporto di sostegno (l'altro si allaccia al telaio) per evitare le flessioni.

Il bargeboard è caratterizzato da tre elementi verticali con un flap orizzontale leggermente curvo verso il basso che lega i primi due profili e serve a far riattaccare i flussi verso il fondo, ma l'aspetto principale è dato dalle estensioni del marciapiede verso il davanti: non ci sono i coltelli come sulla Mercedes, ma dei flap orizzontali che sono leggermente rialzati nel bordo d'entrata, in modo da incuneare l'aria sotto al fondo per incrementare il carico aerodinamico.

La Red Bull RB13 è nata senza il diretto coinvolgimento di Adrian Newey (ancora impegnato nella supercar Aston Martin) e proprio il genio inglese sta rimettendo mano alla macchina che è nata a bassa resistenza e che, invece, ora sta cercando il carico aerodinamico mancante.

Red Bull RB13: il nuovo bargeboard che ha debuttato a Barcellona

Photo by: Giorgio Piola

Modificata la sospensione anteriore

La vera novità importante della RB13 è la sospensione anteriore che è stata finalmente rivista dopo i vincoli che la FIA ha introdotto a seguito delle richieste di interpretazione delle norme partite dalla Ferrari. La squadra di Milton Keynes ha lavorato sodo per ritrovare il modo di controllare l'altezza dell'assetto Rake al variare del carico.